Far conoscere questa condizione e trasformare la nostra società, per garantire il pieno riconoscimento dei diritti, alle persone che la vivono, attraverso una vita piena, soddisfacente e partecipativa: è questo il significato profondo della giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo.
Ascoltare le persone autistiche e le loro famiglie significa cercare risposte a una condizione complessa. Questo è il nostro sentire, questo è il nostro impegno, a partire dalla scuola e dai servizi che con le figure professionali, sia in ambito sociale che sanitario, dovranno garantire l'inclusività e la partecipazione.
Non dobbiamo demordere. Bisogna rivendicare, innanzitutto, il diritto all'istruzione, con particolare attenzione all'insegnamento di sostegno: su questo fronte, infatti, nel nostro Paese, si registra un numero impressionante di docenti precari; condizione, questa, che non consente di garantire la necessaria continuità didattica. Allo stesso modo, occorre affrontare, rapidamente, la questione della "filiera della cura, dell'assistenza e del sostegno", assicurando un numero adeguato di professionisti specializzati per implementare i servizi sul territorio, restituendo, così, dignità alle persone e allontanando ogni recondita ipotesi di incivile segregazione sociale.
Roma, 2 aprile 2024