16/10/2024
| Sindacato.
“L'auspicio è che il primo G7 dell’inclusione e della disabilità non rimanga solo un evento e una trascrizione sulla carta di principi e buoni intenti. Le persone con disabilità hanno bisogno di concretezza: da un abbattimento reale di tutte le barriere architettoniche all'effettivo inserimento nella scuola e nel mercato del lavoro, dall'assistenza e la cura al supporto alle proprie famiglie”.
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
“Intanto, non si può dire che, dal punto di vista organizzativo, questo primo evento istituzionale sia nato all'insegna dell'attenzione alla disabilità. La scelta di Assisi per l'apertura dell'iniziativa, ad esempio, ha premiato una cittadina dal grande valore simbolico e spirituale, ma - ha precisato Biondo - non ha tenuto conto della sua particolare conformazione e delle correlate difficoltà di accessibilità. Così come complicato e farraginoso è risultato il sito web per gli accrediti e la partecipazione. Senza contare, infine, il disagio e il rammarico nel constatare la netta preclusione al dialogo nei confronti delle parti sociali presenti nell'Osservatorio nazionale della disabilità”.
“Per quel che riguarda il merito, poi - ha sottolineato il sindacalista della Uil - i temi affrontati sono decisamente importanti, ma mancano riferimenti chiari sia a risorse aggiuntive sia alla strutturalità dei servizi necessari a concretizzare i cosiddetti 'progetti di vita personalizzati'. Vogliamo però rimanere speranzosi e aspettiamo la sottoscrizione della carta di Solfagnano, per leggere i contenuti, le priorità e l'impegno del nostro paese e degli Stati membri del G7, per affrontare - ha concluso Biondo - nel prossimo futuro, temi così complessi, trasversali e che riguardano milioni di persone”.
Roma, 16 ottobre 2024