SOCIALE  - Santo BIONDO
Biondo: “Inefficacia e ritardi delle procedure ampliano le povertà”
“Assegno di inclusione e supporto formazione e lavoro, gravi criticità”
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05/02/2025  | Sindacato.  

“L’aggiornamento dell’osservatorio Inps sui dati relativi all’assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro conferma le gravi criticità nelle misure adottate e una carenza strutturale nel monitoraggio. Il ritardo nella pubblicazione dei dati impedisce un’analisi tempestiva e l’adozione di misure correttive, ostacolando l’efficacia degli interventi”.

È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.

“Secondo l’Inps, al 31 dicembre 2024, meno di 760 mila nuclei familiari hanno beneficiato dell’assegno di inclusione, per un totale di 1,82 milioni di persone coinvolte. Tuttavia, il 25% delle famiglie che avrebbero diritto alla misura non ha presentato domanda, mentre il 15% delle richieste non è stato accolto. Questi dati - ha commentato Biondo - segnalano un sistema di accesso inefficace, ostacolato da barriere burocratiche e scarsa informazione”.

“Peraltro, il maggior numero di beneficiari si concentra nel Mezzogiorno, a dimostrazione di un persistente squilibrio economico e occupazionale. L’importo medio erogato, pari a 620 euro mensili, rappresenta un aiuto immediato, ma insufficiente ad affrontare le cause profonde della povertà e della disoccupazione. Il rischio - ha sottolineato il sindacalista della Uil - è che l’Adi si riduca a una misura puramente assistenziale. Di fronte a questa situazione, chiediamo un cambio di rotta deciso: sono necessari sia investimenti strutturali in politiche attive del lavoro, welfare e tutele sia un rafforzamento dei servizi pubblici ed efficaci politiche industriali, per garantire vera inclusione sociale e lavorativa”.

“L’istituzione dell’osservatorio nazionale sulle povertà non può restare solo sulla carta, deve essere convocato e reso operativo. Anche alla luce del fatto che lo stesso istituto del supporto per la formazione e il lavoro non sta dando risposte - ha concluso Biondo - per evitare che si generi una sacca di povertà importante, dentro la quale rischiano di finire numerosi soggetti in piena età lavorativa, chiediamo l’apertura urgente di un confronto con il Governo”.

Roma, 5 febbraio 2025