Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 17/01/2019
Caporalato, migranti in «condizioni disumane»: arresti a Latina
Caporalato, migranti in «condizioni disumane»: arresti a Latina
17/01/2019  | Immigrazione.  

 

Almeno 400 gli stranieri sfruttati nei lavori agricoli. Erano finiti nella rete di una cooperativa fittizia, in realtà una centrale di sfruttamento. Arrestati in sei, tutti italiani

 

di Fabio Tonacciwww.repubblica.it

 

Roma, 17 gennaio 2019 - Costretti a lavorare nei campi dieci, anche dodici ore di fila, senza pausa. E a 4 euro all'ora. Circa 400 stranieri, prevalentemente romeni e nordafricani, erano finiti nella rete di sfruttamento della Agri Amici Società Cooperativa di Sezze, in provincia di Latina: una cooperativa di copertura, che nascondeva in realtà una centrale di caporalato. 

 

La squadra mobile di Latina, in coordinamento con gli uomini del Servizio Centrale Operativo diretto da Alessandro Giuliano, hanno smantellato un'associazione per delinquere composta da sei italiani, arrestati per violazione della normativa sul caporalato: tra loro anche due donne, che avevano il compito di reclutare la manodopera. I poliziotti hanno sequestrato decine di automezzi, beni e case degli arrestati per un valore di circa 4 milioni, i proventi, cioè, dei guadagni realizzati illecitamente sulle spalle dei braccianti stranieri. Che provenivano anche dai Cas, i centri di accoglienza straordinaria: erano cioè in attesa del riconoscimento della protezione internazionale. Nell'inchiesta sono coinvolti anche un sindacalista e un ispettore del lavoro accusato di corruzione. I reati contestati dalla procura di Latina agli indagati vanno dall'intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro all'estorsione, dal riciclaggio a reati tributari. I braccianti erano anche costretti a iscriversi al sindacato dietro la minaccia del licenziamento.

 

Gli stranieri, a cui non veniva garantito niente di quanto prevede il contratto sindacale minimo per chi presta manodopera nei campi agricoli, venivano stipati in furgoni della Cooperativa in numero doppio rispetto alla capienza del mezzo e trasportati da un paese all'altro. L'indagine è durata più un anno e mezzo, ed è il frutto di una stretta su questo tipo di reato voluta dai vertici della Polizia di Stato. Per l'operazione si è complimentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che parla di "importante vittoria, grazie a Polizia di Stato". Poi il governatore aggiunge: "Abbiamo appena presentato con il Prefetto di Latina un protocollo con le parti sociali: nessuna tolleranza per il caporalato e per lo sfruttamento del lavoro". La giunta regionale ha appena approvato un ordine del giorno per finanziare interventi sul territorio contro lo sfruttamento.