Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 11/03/2019
Sanzioni nei confronti di datori di lavoro che impegnano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare
Sanzioni nei confronti di datori di lavoro che impegnano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare
11/03/2019  | Immigrazione.  

 

Decreto n. 151 del 22 dicembre 2018 Ministero dell'Interno (GU Serie Generale n.39 del 15-02-2019) - Regolamento di attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impegnano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare

 

Roma, 11 marzo 2019 - E’ entrato in vigore lo scorso 2 marzo il Regolamento di attuazione della direttiva 2009/52/UE che introduce sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che impiegano (in nero) cittadini dei Paesi Terzi il cui soggiorno è irregolare. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.39 del 15 febbraio 2019.

 

La Direttiva europea era stata ratificata con decreto legislativo  16 luglio 2012, n. 109, dunque è rimasta per quasi sette anni priva di regolamento di attuazione, cosa che ne ha attenuato gli effetti in termini di lotta al caporalato, al lavoro ed alla immigrazione irregolare.

 

La direttiva – e la legge italiana – prevedono maggiori sanzioni (penali e pecuniarie) per i datori di lavoro che continuano ad utilizzare migranti irregolari nel lavoro sommerso, approfittando della loro condizione di debolezza di status per pagarli meno ed impiegarli in condizioni di lavoro non conformi la legge. Sono moltissimi i casi di sfruttamento anche grave, scoperti dagli organi preposti all’ispezione, in molti settori produttivi, in particolare l’agricoltura, l’edilizia, il commercio ed i servizi alla persona.

 

A fine 2016 è stata anche approvata la Legge, 29/10/2016  n° 199, detta legge contro il caporalato, al fine di rafforzare le attività di contrasto al lavoro nero e l’utilizzo di migranti (regolari o meno) nelle attività di lavoro sommerso.

 

Questo quadro di normative è di per sé adeguato a contrastare la piaga del lavoro nero e della migrazione irregolare, ma si scontra con le difficoltà a realizzare ispezioni in modo diffuso, per mancanza di mezzi e personale adeguati. Pesa anche il timore di molti migranti sfruttati a denunciare il proprio datore di lavoro, per paura di rappresaglie o di essere espulsi alla fine del processo giudiziario successivo la denuncia.

 

Limiti della legge e condizioni oggettive ripetutamente denunciati dalla UIL ed in generale dal Movimento Sindacale, anche perché tali condizioni di grave sfruttamento delle persone e violazione dei diritti umani fondamentali hanno portato spesso a tragedie e ribellioni come il caso di Rosarno e San Ferdinando in Calabria, nel foggiano e nel casertano.

 

In allegato:

 

Direttiva 2009/52/CE - Asgi

Decreto legislativo  16 luglio 2012, n. 109

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/04/21/17A02790/sg

Regolamento attuativo:

Decreto n. 151 del 22 dicembre 2018 Ministero dell'Interno (GU Serie Generale n.39 del 15-02-2019)