Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 20/03/2019
Lavoro emigranti, ciclo di incontri per la formazione professionale
Lavoro emigranti, ciclo di incontri per la formazione professionale
20/03/2019  | Immigrazione.  

 

Di Chiara Marsilli, Corriere del Trentino, 15 marzo 2019

 

TRENTO - Un ciclo di incontri formativi sui diritti e i doveri dei lavoratori, con un focus specifico sulla rappresentanza sindacale, e la pubblicazione di una guida multilingue facile e completa per muoversi con consapevolezza nei concetti base del rapporto di lavoro in Italia. E una provocazione: far rientrare i servizi di orientamento al lavoro per migranti direttamente all’interno del Centro per l’impiego. Si chiama «Sindacati senza frontiere» ed è il nuovo progetto lanciato dal Centro Astalli e dalla Cooperativa Arcobaleno in collaborazione con le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil destinato ai migranti presenti sul territorio trentino. Una della molte iniziative nate in queste settimane per supplire al progressivo smantellamento dei progetti di accoglienza che erano attivi in provincia di Trento fino allo scorso anno.

 

«A livello sindacale confederale abbiamo deciso di mettere in campo iniziative formative per consentire ai migranti e ai richiedenti asilo di diventare lavoratori consapevoli e non sfruttabili» chiarisce Matteo Salvetti della Uil. In Trentino la tematica dei lavoratori stranieri non riguarda esclusivamente immigranti richiedenti asilo, la categoria più rischio di lavoro in nero e quasi per nulla sindacalizzata, ma anche e soprattutto immigranti economici. Dei24.400 stranieri sul territorio provinciale, 20.400 sono occupati e di questi 13.000 sono già iscritti a un sindacato. Settore agricolo —soprattutto raccolta di mele e piccoli frutti— ma anche edilizia e turismo: i lavoratori stranieri rappresentano una forza indispensabile per alcuni dei settori principali dell’economia trentina. «Il lavoro è il principale fattore di integrazione e punto di partenza di inserimento in una società, senza il quale si rischia la devianza, echi non lo vede è miope» afferma Assou  Elbarji della Cgil.

 

La mancanza di prospettive a lungo termine è un tema sottolineato anche da Milena Sega della Cisl, che rilancia con una proposta diretta alla giunta provinciale: «Si tagliano i servizi, ma il problema permane. Si potrebbero trasferire i lavoratori finora attivi. nel Cinformi e nelle Cooperative all’interno del Centro per l’impiego. Le professionalità e le competenze maturate in tanti anni verrebbero utilizzate per creare percorsi specifici di accompagnamento al lavoro per migranti e richiedenti asilo». Il programma prenderà avvio lunedì prossimo, 18 marzo, alla Residenza Fersina di Trento sud con il primo degli incontri formativi al quale seguiranno altri sei appuntamenti, tutti ospitati tra le Residenza Fersina e il Cinformi. Uno di questi sarà dedicato a sole donne. In occasione di questi incontri verrà distribuita una guida cartacea redatta in italiano, inglese, francese, arabo e urdu per permettere a tutti — stranieri, italiani e datori di lavoro — di entrare in confidenza con i principi basilari che regolano i rapporti professionali in Italia e in Trentino.