Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 30/04/2019
Crisi occupazionale sistema di accoglienza
Crisi occupazionale sistema di accoglienza
30/04/2019  | Immigrazione.  

 

Ivana Veronese (UIL) Giuseppe Massafra (CGIL) e Andrea Cuccello (Cisl) hanno scritto al Ministro dello Sviluppo Economico per aprire una vertenza in merito alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore dell’accoglienza, a causa della legge 132/2018.

 

Roma, 24 aprile 2019 -  Ecco il testo della lettera: “Egregio Signor Ministro, Le scriventi Segreterie Confederali di CGIL – CISL – UIL sono a chiederLe un incontro – con carattere di urgenza – sulla situazione occupazionale che si sta determinando nel sistema di accoglienza di primo e secondo livello del nostro Paese. Da diverse settimane, infatti, si susseguono l'apertura di procedure di licenziamento collettivo a seguito delle dichiarazioni di esubero del personale.

 

Tale situazione riguarda sia il sistema di prima accoglienza (per esempio i CARA) che il sistema di seconda accoglienza (gli SPRAR) in maniera diffusa in tutto il territorio nazionale.

 

Lo scenario che si prospetta, dalla evidenza delle diverse situazioni presenti e dal loro rapidissimo evolvere, è quella di una crisi occupazionale che riguarda diverse migliaia di lavoratrici e lavoratori sia nel settore della cooperazione sociale che in quello dei servizi.

 

La dimensione di tale crisi occupazionale richiede a nostro giudizio l'apertura di un tavolo di crisi nazionale, presso Codesto Ministero, per la individuazione delle possibili soluzioni anche – ma non solo - in termini di disponibilità di strumenti straordinari difensivi a tutela dell'occupazione e delle professionalità presenti all'interno del sistema di accoglienza anche in deroga alla normativa vigente.

 

Dagli elementi in nostro possesso risultano dichiarazioni di esubero per oltre 5.000 lavoratrici e lavoratori, che hanno già portato in diversi casi alla risoluzione dei rapporto di lavoro, e stimiamo che oltre 15.000 lavoratrici e lavoratori saranno coinvolti nella situazione di crisi che si sta determinando. Una ampiezza del fenomeno che non può certo essere gestita ordinariamente e nella dimensione locale e che già ha determinato delle situazioni vertenziali e di mobilitazione. Certi di un rapido riscontro e della convocazione dell'incontro”.