I fatti avvenuti negli scorsi giorni a Casal Bruciato sono di una gravità inaudita e devono portare tutti – istituzioni a ogni livello, organizzazioni della società civile, corpi intermedi – a riflettere su tre aspetti fondamentali.
Il primo è il valore della legge in uno Stato di diritto: la famiglia di etnia rom che è stata vittima di aggressione violenta da parte di un gruppo di persone tra cui spiccavano militanti di Casa Pound è legittimamente beneficiaria di un alloggio popolare, in base alle leggi, ai regolamenti e alle graduatorie che disciplinano questa tematica.
Il secondo è il clima d’odio cresciuto nell’opinione pubblica, che sta assumendo dimensioni e intensità più che preoccupanti e che le istituzioni dovrebbero impegnarsi a contrastare in maniera netta e senza alcuna possibile ambiguità. Non è pensabile che in un Paese civile minacce di stupro, per di più rivolte a una donna con in braccio una bambina piccola, restino impunite.
Il terzo riguarda il disagio e l’esasperazione crescente nelle periferie di molte città italiane, spesso lasciate in stato di totale abbandono.
Sono tre facce della stessa emergenza, da affrontare tutte con la medesima urgenza e fermezza.
Da parte nostra vi è la più ferma condanna di queste violenze e manifestazioni di odio e l’espressione di piena solidarietà alla famiglia e a tutti i rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto difendere la legalità e i diritti di queste persone.
Richiamiamo, nel contempo, l’attenzione sulla situazione degradata di molte periferie, condizione alla base dell’insofferenza spesso mostrata contro chi viene considerato straniero o diverso.
Roma 09 maggio 2019