Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 03/10/2019
Mai più un 3 ottobre ed altri morti in mare
Mai più un 3 ottobre ed altri morti in mare
03/10/2019  | Immigrazione.  

 

(redazionale) Roma, 3 ottobre 2019 – Oggi è la giornata nazionale in ricordo delle vittime dell’immigrazione.  

 

Questa ricorrenza è stata istituita con Legge dello Stato  ricordando la data del 3 ottobre 2013, quando un’imbarcazione carica di migranti affondò a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa. Si trattò del naufragio più grave accertato in termini di perdite di vite umane: 368 morti certi, altri venti presunti. A distanza di una settimana affogarono altre 260 persone al largo della Libia, episodi che spinsero l’allora governo Letta a dare l’avvio ad un programma di “research & rescue” che prese il nome di Mare Nostrum e che portò per un anno al salvataggio di migliaia di vite umane, per poi essere sospeso a causa degli alti costi.

 

Da allora sono morti in mare oltre 19 mila persone nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e raggiungere le coste dell’Europa, nella speranza di un futuro migliore. In particolare nel 2018 l’Unhcr ha registrato 2.275 vittime del mare o sono finite disperse nel Mediterraneo, mentre – considerando la rotta centrale verso l’Italia – i morti sono risultati 1.311.

 

Rispetto agli anni precedenti il numero totale dei morti è diminuito (anche se il rapporto morti/sbarcati è invece aumentato), a causa del rallentamento del flusso dei viaggi via mare, ma il numero delle vittime rimane alto, troppo considerando l’impegno delle nostre navi nel salvare vite umane a rischio nel Mediterraneo.

 

Purtroppo gli incidenti maggiori accadono vicino le coste della Libia, anche a causa dello scarso impegno (per non dire peggio) della Guardia costiera libica ed a causa dell’imperversare della guerra civile in corso in quel Paese.

 

"Per costruire un futuro migliore dobbiamo custodire la memoria. Solo ricordando quello che è successo, possiamo impegnarci per impedire che accada di nuovo". A dirlo è il sindaco di Lampedusa, Toto Martello, in occasione del sesto anniversario“

 

In questa giornata è il momento di rinnovare la richiesta ai governi europei un maggiore impegno nel compito di ricerca e salvataggio di migranti e profughi in difficoltà in quel tratto di mare.

 

Le vite umane e la loro tutela vengono prima di qualsiasi priorità o scelta politica.

 

Mai più un 3 ottobre 2013, mai più vittime dell’immigrazione.