Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 04/05/2020
600 mila immigrati regolarizzati subito per decreto: l'offensiva di Bellanova per braccianti e colf
600 mila immigrati regolarizzati subito per decreto: l'offensiva di Bellanova per braccianti e colf
04/05/2020  | Immigrazione.  

 

Le richieste della ministra: permessi di soggiorno temporanei per lavoratori agricoli e badanti irregolari. "Centinaia di braccianti rinchiusi nei ghetti e in mano alla criminalità, sono un'emergenza sociale e sanitaria"

 

Di Giovanna Casadio, www.repubblica.it  04/05/2020

 

ROMA. “Braccianti irregolari che lavorano nei nostri campi. Donne che stanno nelle nostre famiglie come badanti e sono in nero. Chiedo che siano regolarizzati subito con permessi di soggiorno temporanei di sei mesi rinnovabili per altri sei mesi”. Teresa Bellanova, la ministra renziana dell’Agricoltura, ha posto l’aut aut nell’ultimo incontro tra il premier Conte e i capi delegazione dei partiti. Sa di potere contare sulla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese nelle cui mani per competenza sono le misure sulla regolarizzazione dei migranti. Dice Bellanova: “Per me è una questione che va risolta in queste ore. Cos’altro vogliamo aspettare?”. E' in contatto anche con la ministra del Lavoro, la grillina Nunzia Catalfo.

 

La sanatoria dovrebbe riguardare circa 600mila irregolari. Anche se un numero ufficiale ancora non c’è. Si è parlato di un provvedimento ad hoc. Ma la ministra dell’Agricoltura intanto punta a portare a casa nel decreto di maggio, il decreto Cura Italia bis, la norma che faccia emergere il lavoro nero degli immigrati irregolari, regolarizzandoli. “Abbiamo scoperto che lavoratori stranieri in Veneto per raccogliere l’uva venivano pagati 3 euro l’ora. Erano nelle mani di caporali che possono essere italiani o stranieri ma comunque rispondono alla criminalità. Non credo che ci sia molto altro da aspettare. Sappiamo che centinaia e centinaia di braccianti sono reclusi nei ghetti come topi. Non escono perché sarebbero subito individuati e sono sans papier. Il problema quindi è duplice: sanitario e di lavoro”. Bellanova procede per esempi. “A Borgo Mezzanone in provincia di Foggia ci sono 3mila persone ammassate in un campo di fortuna. Non c’è certo distanziamento sociale, né presidi di sicurezza come le mascherine, disinfettanti eccetera. Nel momento in cui riprendono una attività, salta tutto per aria in termini di emergenza sanitaria”.

 

Di questo nella riunione con la responsabile del Viminale, Lamorgese parlerà oggi.

 

Non sono ancora definite le modalità della sanatoria, quindi. Per la ministra dell’Agricoltura si può pensare a un’identificazione attraverso le foto segnaletiche dei migranti archiviate all’ingresso in Italia. Secondo Bellanova andrebbe percorsa la strada di permessi temporanei per accelerare le procedure. “E’ una scelta dovuta e doverosa da parte dello Stato. Va fatta ora, nel decreto che stiamo per varare. Altrimenti mettiamo a rischio gli sforzi di tutti noi. Basta fare un giro nei ghetti per capire che ci sono condizioni che gridano vendetta, ne va della nostra umanità”.

 

Inoltre c’è un problema di raccolta dell’ortofrutta. La regolarizzazione degli irregolari ha un doppio aspetto: sanitario ma anche economico. Nel distretto ortofrutticolo di Saluzzo, nel cuneese, c’è un blocco dei raccolti. Circa 10 mila stranieri lavorano alla raccolta della frutta che deve essere portata avanti subito: nespole, kiwi, albicocche non possono marcire sulla pianta.

 

Sempre Bellanova: “Il 75 per cento di quei lavoratori sono immigrati, molti africani. O si parte con la raccolta o le aziende faranno marcire i prodotti nei campi. Nessuno vieta agli italiani di presentarsi come raccoglitori, ma la verità è che non lo fanno”.