Il 24 giugno è la giornata mondiale per il Clima.
Come dice Sharan Burrow, segretaria generale ITUC (trovate il suo video, in inglese, qui): "Ci serve un nuovo contratto sociale. Con la crisi conseguente al Covid19 l'ineguaglianza ha raggiunto un tetto storico; è diminuita la percentuale degli occupati, sono diminuiti ovunque i salari e la protezione sociale per i lavoratori e le loro famiglie. Ma oltre alla precarietà del lavoro abbiamo anche avuto un'emergenza climatica, che riguarda la sopravvivenza dell'intera razza umana. Il progresso delle donne si è fermato, come dimostra ogni indicatore.
Stiamo trattando per una giusta transizione per il clima e il lavoro.
Stiamo cercando di rimediare alla crisi sanitaria del COVID-19, bisogna investire nei servizi pubblici per non avere più un sottofinanziamento alla salute pubblica, bisogna far crescere i lavori."
L'ITUC scrive: "Siamo in corsa contro il tempo per rispondere al cambiamento climatico, che lasciato incontrollato minaccia tutti e lascerà intere regioni inabitabili. Gli eventi meteorologici estremi con devastazioni durature stanno già distruggendo posti di lavoro e mezzi di sussistenza. I cambiamenti climatici non conoscono confini e nemmeno solidarietà". Ecco perché per il 24 giugno ha lanciato l'ashtag #CEPOW (Climate and Employment Proof our Work) per la giornata globale di azione per rendere il nostro lavoro a prova di clima e occupazione.
L'altra parola d'ordine dell'ITUC è "JUST TRANSITION FOR CLIMATE AMBITION" (giusta TRANSIZIONE - la strada PER il miglioramento del CLIMA), come si legge qui
"I cambiamenti climatici lasciati incontrollati minacciano tutti e lasceranno intere regioni inabitabili. Gli eventi meteorologici estremi con devastazioni durature stanno già distruggendo posti di lavoro e mezzi di sussistenza. Abbiamo undici anni per stabilizzare il pianeta a un aumento della temperatura di 1,5 ° C, ma i Governi non si stanno assumendo la responsabilità di realizzare i loro obiettivi. Ogni governo deve aumentare il suo impegno e determinare piani di sviluppo nazionali, comprese le misure di Just Transition per proteggere i lavoratori, le loro famiglie e le loro comunità.
Ogni datore di lavoro deve avere un piano per la neutralità delle proprie attività sul clima, operazioni e le misure di giusta transizione devono essere al centro di tali piani. I sindacati sono pronti a impegnarsi nel dialogo a tutti i livelli per garantire che le misure di Just Transition siano adeguate e per rafforzare la fiducia delle persone in un processo che realizzerà l'impegno su cui tutti facciamo affidamento. Non ci sono lavori su un pianeta morto - l'alternativa è costruire buoni lavori su un pianeta vivente."
Unitariamente anche CGIL CISL e UIL si uniscono alla campagna; in allegato trovate - già inviati in global e destinati a tutti gli iscritti - la circolare unitaria, la lettera del Segretario Generale UIL alla CSI, la lettera unitaria al Ministro Costa per la ripresa dei tavoli di confronto sui temi climatici, la traduzione della lettera del Segretario Generale UIL alla CSI.