Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 23/07/2020
Dichiarazione della CES: Il tanto atteso Patto sull'asilo e la migrazione
Dichiarazione della CES: Il tanto atteso Patto sull'asilo e la migrazione
23/07/2020  | Immigrazione.  

 

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15 luglio 2020 - Il prossimo Patto UE sull'asilo e la migrazione deve segnare un punto di svolta nelle politiche europee in materia di migrazione e asilo.

 

Il Patto dovrà essere ambizioso e basarsi sulle lezioni apprese dalla crisi senza precedenti che stiamo affrontando, proponendo al tempo stesso una strategia a lungo termine. Per questo chiediamo agli Stati membri dell'UE di definire con urgenza un accordo comune sulle norme in materia di asilo basato sui principi del diritto internazionale in materia di asilo e di salvataggio in mare, sui diritti umani, sulla solidarietà e sulla condivisione delle responsabilità.

 

Da tempo chiediamo una politica comune dell'UE in materia di asilo. Una revisione delle regole di Dublino, basata sui diritti umani e sui principi di solidarietà e cooperazione autentica dell'UE, renderebbe la politica di asilo dell'UE più equa, efficace e sostenibile; è necessario che il Patto preveda un'armonizzazione degli standard di protezione per i richiedenti asilo in tutti gli Stati membri e meccanismi di assistenza e ricollocamento dei richiedenti asilo e dei rifugiati incentrati sull'uomo, chiari e obbligatori. Invitiamo gli Stati membri a rispettare gli obblighi derivanti dalla Convenzione di Ginevra delle Nazioni Unite del 1951 e dal Protocollo del 1967 per fornire protezione legale ai richiedenti asilo, compresi i principi di non respingimento e di gestione individuale delle richieste di asilo.

 

Inoltre, la revisione delle norme in materia di asilo dovrebbe introdurre una protezione per coloro che hanno già un lavoro o hanno partecipato a programmi di integrazione e la cui dignità umana sarebbe distrutta se fossero espulsi o costretti all'irregolarità.

 

È necessaria un'agenda globale in materia di emigrazione e asilo a livello europeo, che tutti gli Stati membri si impegnino a rispettare. Deve essere basata sulla solidarietà, sulla responsabilità e sul pieno rispetto dei diritti umani, e contenere programmi e misure per l'inclusione socioeconomica e il benessere dei richiedenti asilo rifugiati e migranti. Pertanto, chiediamo che il "Nuovo Piano d'azione per l'integrazione" della Commissione europea si rivolga in particolare alle esigenze specifiche dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e sia sostenuto dal Fondo asilo, migrazione ed integrazione (FAMI) e gestito dalla DG Affari interni e dalla DG Occupazione.

 

La CES si oppone allo sfruttamento e alla concorrenza sleale tra lavoratori locali e migranti e lotta per la piena parità di trattamento nel mercato del lavoro, nei luoghi di lavoro e nell'accesso alla protezione sociale, ai servizi pubblici e ai percorsi di regolarizzazione, opponendosi a qualsiasi forma di discriminazione, xenofobia o razzismo. I sindacati si impegnano a promuovere una narrazione positiva sulla migrazione e sui rifugiati che sia fondata sul principio dei diritti per tutti i lavoratori e sulla solidarietà, come delineato nella risoluzione della CES sulla migrazione e l'asilo (2019-2023). ETUC resolution on migration and asylum (2019-2023).