Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 30/07/2020
Procedura di emersione: i sindacati incontrano il Viceministro dell’Interno Matteo Mauri
Procedura di emersione: i sindacati incontrano il Viceministro dell’Interno Matteo Mauri
30/07/2020  | Immigrazione.  

 

(redazionale) Si è tenuto, lo scorso 28 luglio, un incontro tra il Viceministro dell’Interno Matteo Mauri e i dirigenti di Cgil, Cisl, Uil sul tema della procedura di emersione dal lavoro irregolare. Incontro richiesto lo scorso 21 luglio dalle tre confederazioni. Motivo: fare il punto sui risultati finora raggiunti dalla procedura (a due settimane dalla sua conclusione) e sulle difficoltà incontrate dai cittadini stranieri nel presentare le domande, a causa proprio dei limiti della procedura stessa. Presenti per la UIL Ivana Veronese, Segretaria Confederale accompagnata da Francesca Cantini del Dipartimento Politiche Migratorie e da Piero Bombardieri, responsabile immigrazione del patronato Ital. Presenti anche rappresentanti di Cgil e Cisl, con i rispettivi patronati. Il Viceministro era accompagnato da prefetti del Dipartimento Libertà Civili ed immigrazione del Viminale.

 

Dopo i saluti di benvenuto ai presenti, il Viceministro Mauri ha lasciato la parola ai rappresentanti sindacali. Intervenendo, Ivana Veronese ha auspicato la nascita di confronto duraturo con il Viminale, ringraziando Mauri per la celerità con cui ha convocato l’incontro. Veronese ha anche aggiunto che, da parte della UIL, il giudizio complessivo sulla procedura è positivo, sia pur rilevando limiti che possono essere superati. In questo senso, l’oratrice ha rilevato la necessità di fare maggiore chiarezza sui contenuti della procedura, lamentando la mancata uscita della circolare che dovrà definire il contributo forfettario (retributivo, contributivo e fiscale) a carico dei datori di lavoro che intendano fare emergere rapporti di lavoro irregolari. 

 

“Un ritardo ormai intollerabile – ha commentato la Segretaria Confederale UIL - che potrebbe spingere i datori di lavoro o a non presentare la domanda oppure a dichiarare che si tratta di nuovi rapporti di lavoro anche situazioni pregresse di lavoro nero”. Tra i limiti citati della procedura, Veronese ha evidenziato la necessità di estendere l’emersione ai settori in cui è maggiore la presenza di lavoratori stranieri, nonché la durata della procedura almeno al 31 agosto prossimo.

 

Con riferimento al settore agricolo l’oratrice ha rilevato come il numero delle domande presentate sia deludente: “questo anche a causa delle difficoltà strutturali del settore che rendono difficile l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro”. Limiti e difficoltà che potrebbero trasformare – come già in passato – l’emersione del lavoro irregolare in mercato illegale dei permessi. Tra le domande, più puntuali, sottoposte al viceministro, una in particolare riguarda la necessità di obbligare il datore di lavoro – in sede di precisione dell’istanza – a dichiarare la data d’inizio del rapporto di lavoro e non limitarsi alla promessa futura: aspetto che nella procedura non sembra chiaro. Un’altra riguarda il lavoro agricolo e la possibilità per un richiedente asilo con contratto full time regolare di poter accedere alla procedura di emersione senza dover interrompere il rapporto di lavoro in essere.

 

Dopo non aver esclusa la possibilità per il richiedente protezione di accedere all’emersione, sui vari aspetti Mauri si è riservato di fare ulteriori verifiche con il Ministero del Lavoro. Il Viceministro nel suo intervento ha ammesso le difficoltà incontrate dalla procedura stessa frutto – di per sé - di una difficile mediazione politica tra le forze di maggioranza. In questo ed altri aspetti il rappresentante del Governo ha riconosciuto l’importanza di coinvolgere i corpi intermedi nel confronto con l’Esecutivo, in particolare le parti sociali. Successivamente è intervenuto, a nome di Ital, il responsabile immigrazione Piero Bombardieri.

 

L’oratore ha ribadito l’importanza di dare certezza alla data d’inizio del rapporto del lavoro, in fase di presentazione dell’istanza, per evitare di prolungare la condizione di lavoro nero e restituire i diritti contrattuali al lavoratore. In caso di non fissazione della data in sede di presentazione dell’istanza, Bombardieri ha suggerito come data ultima utile la data di scadenza del decreto. I prefetti presenti, dottoresse Mara Di Lullo e Daniela Parisi hanno dichiarato la disponibilità a interloquire e rispondere tempestivamente a domande di chiarimento specifico provenienti da sindacati e patronati.