Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 10/09/2020
Regolarizzazione 2020, fissati gli importi del contributo forfettario
Regolarizzazione 2020, fissati gli importi del contributo forfettario
10/09/2020  | Immigrazione.  

 

Arrivato con grandissimo ritardo (ed a regolarizzazione conclusa) servirà solo per i datori di lavoro che hanno dichiarato di voler far emergere un rapporto di lavoro preesistente.

 

(www.integrazionemigranti.gov.it) Roma, 10 settembre 20202 - Con un decreto pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha determinato l'importo e la destinazione del contributo forfettario dovuto dai datori di lavoro che tra il 1° giugno e il 15 agosto scorsi hanno chiesto di regolarizzare un rapporto di lavoro preesistente (art. 103 del D.L. 30/2020).    

 

L’importo varia secondo i settori di impiego per i quali era possibile la regolarizzazione ed è pari, “per ciascun mese o frazione di mese” di impiego irregolare, a:   

 

a) euro 300,00, per i settori dell'agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;   

 

b) euro 156,00, per i settori dell'assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorché non conviventi, affetti da patologie o disabilità che ne limitino l'autosufficienza; 

 

c) euro 156,00, per il settore del lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.  

 

Il versamento potrà essere effettuato dai datori di lavoro con un modello F24, inserendo un codice tributo che verrà indicato dall’Agenzia delle Entrate.  Il contributo verrà destinato: 

 

a) per un terzo all'entrata del bilancio dello Stato, a titolo fiscale;   

 

b) per un terzo all'INPS, a titolo contributivo;   

 

c) per un terzo all'INPS, per il successivo accreditamento al lavoratore, a titolo retributivo.  

 

La Uil ha dato un giudizio complessivo positivo sulla procedura di emersione, pur non sottacendone i limiti, sia di impostazione, che di complessità. L’estremo ritardo nel fissare il contributo forfettario – arrivato ieri, a procedura conclusa da quasi un mese – è una delle carenze che, a nostro avviso, ne hanno limitato la portata e la qualità: in particolare, l’assenza del contributo da pagare ha dato l’alibi a molti datori disposti ad assumere per poter dichiarare il rapporto di lavoro non come “emerso”, ma come recentemente instaurato, evitando così di pagare per le carenze pregresse (contributive, retributive e fiscali). Questo naturalmente può aver pesato anche sul numero delle domande presentate, specialmente nel settore agricolo.

 

Ci chiediamo quale uso possa avere ora la fissazione tardiva di tale contributo a fronte di una quasi assenza di vera emersione di rapporti di lavoro.

 

Effetti e limiti che speriamo siano utili nel futuro per il non ripetersi di tali errori.

 

Scarica: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 7 luglio 2020. Determinazione e destinazione del contributo forfettario per le somme dovute dal datore di lavoro, relativamente ai rapporti di lavoro irregolare