Da 23 piazze italiane, all'unisono, Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto al Governo e alle imprese di ripartire dal lavoro. Sono questi il senso e lo slogan dell'odierna manifestazione unitaria che ha visto la presenza della Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Milano, del Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Napoli, e del Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Roma. I Sindacati hanno rivendicato un utilizzo efficace e corretto delle risorse del Recovery Fund. In una piazza del Popolo, riempita nei limiti consentiti dalle norme anti Covid, e sotto un sole ancora estivo, Bombardieri ha lanciato un messaggio chiaro: "Il Governo ci convochi, ascolti questa piazza, c'è bisogno di risposte concrete. Servono scelte politiche che cambino il Paese - ha sottolineato Bombardieri - ripartendo dal lavoro e dalla dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Durante la pandemia, i Sindacati hanno dimostrato grande senso di responsabilità e hanno sottoscritto due importanti accordi per la salute e la sicurezza. Ora che potremmo dare il nostro contributo per un'equa ed efficace redistribuzione delle risorse, le parti sociali non vengono ascoltate. La politica - ha proseguito Bombardieri - stia di meno nei palazzi del potere e sui social e stia di più tra la gente nelle piazze".
Al centro delle rivendicazioni sindacali ci sono, dunque, il lavoro stabile e di qualità, la riforma degli ammortizzatori sociali e del fisco per ridurre le tasse ai lavoratori e ai pensionati, il rinnovo dei contratti pubblici e privati. E a questo proposito, il leader della Uil ha ribadito che il contratto nazionale è uno strumento imprescindibile di garanzia dei diritti e che occorrerebbe anche detassare gli aumenti contrattuali, per accrescere il potere d'acquisto dei lavoratori. "A chi parla di rivoluzione - ha chiosato Bombardieri - abbiamo spiegato che, se ci costringono, la rivoluzione la faremo noi, restituendo dignità al lavoro e ai lavoratori. E la faremo dentro le aziende, posto di lavoro per posto di lavoro, perché le aziende non sono dei padroni, ma delle lavoratrici e dei lavoratori". Il leader della Uil ha concluso il suo intervento dal palco, rivendicando una nuova idea di futuro e di Paese. "Ecco perché - ha detto rivolgendosi alla piazza - vi invitiamo a proseguire la mobilitazione: cambiare è possibile e, insieme, questa comunità ci riuscirà".
Roma, 18 settembre 2020