Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 17/05/2021
Regolarizzazione, sì a subentri e a permessi per attesa occupazione
Regolarizzazione, sì a subentri e a permessi per attesa occupazione
17/05/2021  | Immigrazione.  

 

(redazionale) Roma, 17 maggio 2021 - Il Ministero dell’Interno ha inviato lo scorso 11 maggio una nuova circolare (n.3625) a tutte le prefetture in materia di procedura di emersione, un nuovo dispositivo che corregge sostanzialmente una precedente circolare emessa lo scorso 21 aprile.  

 

Nella precedente circolare si sosteneva che chi aveva presentato la richiesta sulla base di un contratto a tempo determinato nel settore agricolo, e se il contratto fosse nel frattempo (dopo un anno di ritardi ministeriali) scaduto, o rinnovava il contratto o doveva trovare un nuovo datore di lavoro; in caso contrario non avrebbe avuto diritto nemmeno ad un permesso per attesa occupazione.

 

La cosa ha dato luogo ad una presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil che in un comunicato stampa hanno fatto notare come “Sarebbe gravissimo negare il permesso di soggiorno e lasciare nell’irregolarità cittadini stranieri la cui domanda di regolarizzazione, ad un anno dalla presentazione, non è stata esaminata, e a cui nel frattempo è scaduto, senza rinnovo, il contratto di lavoro. Non è possibile caricare su queste persone i ritardi dovuti alla burocrazia e alla pandemia”. Secondo Cgil, Cisl e Uil la circolare era “in contrasto sia con il Testo unico sull’immigrazione (art. 22), sia con l’art.103 del DL 34/2020, in cui si dispone che in questi casi debba essere concesso ai lavoratori stranieri un permesso temporaneo per attesa occupazione”. “Facciamo notare – proseguono – che una circolare dello stesso Viminale del 17.11.2020 aveva previsto la possibilità del rilascio di un permesso nel caso una domanda non fosse formalizzata per cause estranee alla volontà del cittadino straniero”.

 

Una posizione, quella sindacale, che sembra essere stata condivisa anche dal Ministero del lavoro.

 

Secondo circolare 3625, i lavoratori in attesa di regolarizzazione che perdono il lavoro possono essere assunti anche da altri datori o avere un permesso di soggiorno per attesa occupazione.  

 

Il Viminale aveva già dato il via libera alla proroga o al rinnovo dei contratti a tempo determinato per i lavoratori in attesa di regolarizzazione e aveva anche previsto il subentro di nuovi datori di lavoro nel settore agricolo. Ora specifica che questo vale anche per i “rapporti di lavoro domestico e di assistenza alla persona. Pertanto, in queste ultime ipotesi è consentito il subentro nella procedura di un nuovo datore di lavoro anche se non componente del nucleo familiare”. C’è, poi, un paracadute anche per chi non ha altre prospettive immediate di assunzione. Si legge nella nuova circolare: “qualora, anche a causa delle gravi conseguenze che il perdurare dell’emergenza pandemica ha provocato nel mercato del lavoro, non vi sia un nuovo datore disponibile all’assunzione del lavoratore, in considerazione del lungo tempo trascorso dall’invio dell’istanza e dall’alto numero di pratiche ancora in trattazione, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, interessato in merito, conviene possa essere rilasciato allo straniero un permesso di soggiorno per attesa occupazione”.

 

La UIL saluta con soddisfazione questa nuova scelta del Viminale che scongiura il rischio di creare nuova irregolarità. Troviamo del tutto singolare, comunque, che la possibilità di un permesso per attesa occupazione “possa essere rilasciato” su suggerimento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, invece che da scelta opportuna del Dipartimento Libertà Civili ed Immigrazione, titolare delle tematiche in oggetto.

 

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