Sono passati 29 anni dalla strage di via D’Amelio, e il ricordo del giudice Paolo Borsellino, degli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina, è ancora, più che mai, scolpito nella memoria di tutti gli uomini di buona volontà del nostro Paese, poichè il tempo non potrà mai cancellare ciò che è avvenuto il 19 luglio del 1992.
Il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita in nome della Giustizia e della Verità non deve però fermarsi alle mere parole ma deve concretizzarsi in atti quotidiani rivolti al bene collettivo, dove ognuno deve necessariamente fare la propria parte, poiché la giustizia e la legalità sono temi che riguardano ogni singolo cittadino, solo in questo modo si potrà onorare la memoria dei nostri caduti, solo in questo modo la lotta alla mafia, e ad ogni forma di criminalità, assumerà il carattere di impegno concreto volto a rendere la cultura del senso di giustizia e della legalità, una forma di responsabilità sociale per il raggiungimento di una serena convivenza civile e per il rispetto dei diritti di tutti quanti, nessuno escluso.
Roma 19 luglio 2021
La Segreteria Nazionale