Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 21/01/2022
Veronese: “Nel provvedimento del Cdm, niente cassa Covid né pagamento quarantena”
Veronese: “Nel provvedimento del Cdm, niente cassa Covid né pagamento quarantena”
21/01/2022  | Occupazione.  

 

 

A volte ci domandiamo su quale pianeta abiti la politica di questo Paese. Spiace dirlo, ma davvero sembra che il Governo non abbia la chiara percezione delle difficoltà in cui si dibatte il mondo del lavoro: tutto il settore del tessile e della moda - ma non è il solo - che arranca, imprese manufatturiere e artigiane che stentano a ripartire fra difficoltà di reperimento dei materiali e costo dell'energia, il turismo che registra quotidiane disdette, il commercio e il terziario senza un progetto di sviluppo e nemmeno una speranza di sopravvivenza. Lavoratrici e lavoratori, da mesi in cassa interazione Covid, che da gennaio non possono nemmeno far conto su questa e, nel frattempo, la nuova cassa integrazione tutta da mettere a regime.


Cosa decide di fare il Governo? Chiudere ogni possibilità di cassa Covid, addossare alla Cassa integrazione ordinaria - di recente riforma - il compito di far fronte ad una situazione che certo ordinaria non è. Con un modesto sconto alle imprese - e nemmeno a tutte - che, non potendo far altro, a questa si rivolgeranno: niente addizionale.


Troppo poco, davvero troppo poco.


Ben altro serve: pieno utilizzo delle risorse del Programma Sure e una battaglia in Europa per rendere stabile questo sostegno dell'occupazione e dei redditi dei dipendenti, altri tre mesi di cassa Covid, accompagnamento accorto dell'entrata in operatività dei nuovi ammortizzatori sociali (da incrociare con le politiche attive, già che ci siamo).


Senza dimenticare altri fronti di intervento a sostegno dei redditi delle lavoratrici e dei lavoratori già falcidiati dall'epidemia: dai costi dei tamponi di continua verifica e perdita di soldi quando si sta in cassa integrazione. La prima, più urgente, questione: il pagamento della quarantena con l'indennità spettante in malattia.


Anche qui, tante promesse, qualche rassicurazione, ma niente di fatto nel provvedimento licenziato poco fa dal Governo.
 

 

Roma, 21 gennaio 2022