Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 22/02/2022
Riunione della cabina di regia di UNAR sulle discriminazioni
Riunione della cabina di regia di UNAR sulle discriminazioni
22/02/2022  | Immigrazione.  

 

 

L’ufficio Antidiscriminazioni razziali e le parti sociali si sono riunite per programmare una iniziativa pubblica nell’ambito della settimana contro il razzismo 15-21 marzo 2022

 

(Redazionale) Roma, 22 febbraio 2022. Si è riunita – da remoto – lo scorso 17 febbraio la cabina di regia antidiscriminazioni razziali, costituita presso UNAR. La cabina, sulla base di un protocollo rinnovato nel 2020, riunisce la Presidenza del Consiglio del Consiglio dei Ministri e le parti sociali, nella promozione di attività in materia di contrasto al razzismo ed alle discriminazioni nei luoghi di lavoro. Il tema della riunione era la messa in campo di una iniziativa pubblica da tenersi nell’ambito della settimana contro il razzismo che l’UNAR promuove ogni anno e che nel 2022 si terrà tra il 15 ed il 21 marzo.


All’incontro erano presenti il direttore di Unar Triantafillos Loukarelis e la dirigente Agnese Canevari. Per i sindacati hanno partecipato Francesca Cantini e Giuseppe Casucci del Dipartimento Politiche Migratorie della UIL, Enrico di Biasi della CISL e Sally Kane della CGIL, coordinatori dei rispettivi uffici immigrazione. Presenti anche alcuni rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, tra cui Coldiretti, Confindustria e Confcommercio e Confcooperative.


L’incontro si è proposto di definire i contenuti di una iniziativa pubblica in materia di contrasto alle discriminazioni, da tenersi nel prossimo mese di marzo.

Ha introdotto l’incontro la costituzionalista Agnese Canevari ricordando la necessità di promuovere una forte iniziativa di sensibilizzazione in materia di contrasto al razzismo e ad ogni forma di discriminazione. Ha chiesto poi ai presenti di illustrare eventuali proposte. Ne sono state avanzate due.


Giuseppe Casucci, a nome di Cgil, Cisl e Uil, ha suggerito la realizzazione di una giornata di sensibilizzazione sul tema della riforma della legge sulla cittadinanza.
Lucia Scorza della Confindustria, ha a sua volta proposto una iniziativa sul tema del bullismo, cyberbullismo e discriminazioni in ambito scolastico.

Intervenendo, il rappresentante UIL ha ricordato che la legge 91/1992 ha compiuto a febbraio 30 anni: un lungo arco di tempo in cui la società italiana è cambiata sotto il profilo, antropologico, sociale, economico e culturale “non fosse altro – ha detto Casucci – perché la presenza di stranieri nel nostro paese è cambiata, da allora, aumentando di almeno 10 volte”. Per l’oratore “un milione di bambini e ragazzi, nati in Italia o che hanno studiano nel nostro paese, vengono discriminati e costretti ad aspettare fino a 18 anni per poter avanzare la richiesta di cittadinanza italiana: richiesta per altro condizionata da molte strettoie che non ne rendono facile l’ottenimento”. “E’ una grave discriminazione non sentirsi uguali ai propri compagni di scuola italiana – ha concluso l’oratore – e l’UNAR dovrebbe farsi interprete di un’opera ampia di sensibilizzazione volta a ragionare sull’opportunità e l’urgenza di riformare questa legge”. La proposta sindacale è dunque di promuovere un’iniziativa pubblica di sensibilizzazione sull’urgenza di una riforma già approvata alla Camera nella scorsa legislatura, ma purtroppo bloccata da contrapposizioni ideologiche. L’idea è proporre il tema, lasciando poi alla politica il compito di affrontarla nei luoghi preposti.


La proposta della Confindustria ha fatto riferimento alla recente giornata del 7 febbraio contro bullismo e cyberbullismo e ad una indagine del CNR in materia, ricerca a carattere psicosociale condotta dal gruppo Musa. In relazione alla proposta sindacale, l’oratrice sui è detta perplessa in quanto “quello della riforma della cittadinanza è un tema molto sensibile, che chiede più tempo per una riflessione adeguata”. La proposta di Confindustria è dunque quella di concentrarsi sulle discriminazioni in ambito scolastico e cyberbullismo nel web, pur riconoscendo che “la mancanza di cittadinanza per i ragazzi stranieri è elemento di grande discriminazione, soprattutto nelle scuole”.


Ha preso poi la parola Federico Borgoni della Coldiretti dichiarando di considerare importante la proposta sulla cittadinanza avanzata dai sindacati, ma dicendosi dubbioso sulla possibilità che sia UNAR a pubblicizzarla: “non so – ha commentato – se Unar sarebbe in grado di sostenere politicamente un tema tanto divisivo che ha prodotto in passato forti lacerazioni politiche”. L’oratore ha poi rilevato l’importanza per i ragazzi dell’uso dello strumento dei social media, argomentando che se l’iniziativa proposta con UNAR rimarrà confinata tra gli esperti, fallirà nell’obbiettivo di arrivare ai diretti interessati: e cioè i giovani, soprattutto quelli stranieri.


E’ stato poi il turno del prof. Nadan Petrovic, esperto di Unar, che ha fatto riferimento al XXVII Rapporto sulle migrazioni 2021, elaborato dalla Fondazione ISMU , uno studio che mette a nudo le fragilità della società italiana, soprattutto sul fronte della caduta demografica e della mancanza di manodopera qualificata, anche alla luce del minore apporto di stranieri che scelgono di andarsene dall’Italia o di non fermarsi nel nostro Paese. Petrovic si è detto non favorevole a scegliere il tema della cittadinanza per l’iniziativa pubblica: “Unar – ha detto – si occupa delle discriminazioni nei luoghi di lavoro ed il tema della riforma della legge 91/1992 riguarda soprattutto i partiti ed il Parlamento”. L’oratore ha mostrato maggiore considerazione per la proposta della Confindustria sul cyberbullismo.


Casucci è poi tornato a prendere la parola, ricordando che UNAR si occupa del contrasto di tutte le discriminazioni e che sentirsi stranieri per 18 anni, accanto agli amici italiani, è davvero una grave discriminazione di cui UNAR per mission istituzionale dovrebbe occuparsi.


Successivamente ha preso la parola Enrico Di Biasi del Dipartimento Politiche Migratorie della CISL che ha ribadito la necessità e l’urgenza di aprire un dibattito sul tema della riforma della cittadinanza, pur non sottovalutando la tematica del cyberbullismo e delle discriminazioni in ambito scolastico. Per il rappresentante Cisl le due proposte (cittadinanza e cyberbullismo) non sono molto lontane e si potrebbe pensare ad una iniziativa che tenga conto delle varie forme di discriminazione che colpiscono i giovani, stranieri o italiani.


Nei successivi interventi i rappresentanti di UNAR si sono detti perplessi sulla possibilità di incentrare l’iniziativa di marzo sul tema della riforma della cittadinanza: “è certamente un tema importante – ha ribadito Canevari – ma non fa parte dei compiti istituzionali del nostro Ufficio, che invece competono alla politica”.


Per il direttore Loukarelis ci sono altre tematiche importanti da trattare quali: il gap demografico di cui soffre l’Italia, le difficoltà per le imprese a trovare lavoratori con competenze adeguate. “per quanto riguarda i giovani – ha detto l’oratore - dovremmo invece pensare a realizzare progetti nell’ambito di Next Generation EU: un piano di ripresa: è un'opportunità unica per emergere più forti dalla pandemia, trasformare le nostre economie e società e realizzare un'Europa che funzioni per tutti”. Il direttore di UNAR si è detto particolarmente preoccupato sull’inverno demografico che da anni colpisce l’Italia e che – se non corretto con politiche adeguate – rischia di compromettere il futuro del nostro Paese.


La parte sindacale ha poi ricordato che la mancanza di manodopera è anche dovuta alla chiusura dell’Italia a flussi d’ingresso di stranieri regolari per motivi di lavoro; un blocco degli ingressi che è durato 10 anni e che si è tradotto in maggior trafficking, morti in mare e l’espansione del lavoro nero in settori come l’agricoltura, l’edilizia, il commercio ed i servizi in Italia.


In conclusione, di riunione la dirigente Canevari ha proposto la diffusione di un concept note per un’iniziativa che tenga conto dei vari aspetti suggeriti nel corso della riunione, rimandando ad un incontro successivo la decisione finale sui contenuti dell’iniziativa da realizzare nel mese di marzo, in materia di contrasto alle discriminazioni.