Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 16/03/2022
Occupazione al 2030 e mutamenti demografici nel Centro e Nord Italia
Occupazione al 2030 e mutamenti demografici nel Centro e Nord Italia
16/03/2022  | Immigrazione.  

 

 

Come sarebbe il mondo del lavoro del Centro-Nord Italia fra dieci anni, se improvvisamente le migrazioni si azzerassero e i tassi di occupazione rimanessero costanti per sesso ed età? Come ci spiegano Gianpiero Dalla Zuanna e Chiara Gargiulo, vi sarebbe una drammatica carenza di manodopera, mentre sia i colletti blu che i colletti bianchi invecchierebbero fortemente. È da questi numeri che bisognerebbe partire per stimare il fabbisogno di immigrati dall’estero dei prossimi anni. 

 

Un fabbisogno da svelare

 

La legge Bossi Fini del 2002 chiede che alla fine di ogni anno il Governo emani un decreto flussi, fissando il numero di immigrati cui permettere di entrare nel nostro paese nell’anno successivo. Il numero viene fissato con criteri non definiti a priori, su suggerimento del Comitato per il coordinamento e il monitoraggio istituito dalla stessa legge.  Nel difficile tentativo di determinare un numero “ottimale” annuale di immigrati, abbiamo provato a fare un primo passo, isolando i soli fattori demografici. I numeri che illustreremo non definiscono quindi il fabbisogno reale, perché molte altre cose possono cambiare, oltre e assieme alla demografia. Tuttavia, è da qui che si deve partire per arrivare a numeri dotati di qualche senso. Molti aspetti dell’evoluzione demografica della popolazione lavorativa sono definibili con un alto grado di certezza, almeno per il prossimo decennio...

 

 

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