In uno studio della Fondazione Leone Moressa il quadro di una ripresa dell’invio di rimesse finanziarie in patria da parte degli immigrati dopo la pandemia. Per la Banca Mondiale, il Covid-19 ha rallentato il flusso di denaro verso casa solo per un trimestre nel 2020.
(di Beppe Casucci) Roma, 11 maggio 2022 - Malgrado la crisi economica che rallenta l’economia italiana da almeno 20 anni, malgrado gli effetti di raffreddamento dell’economia provocati dal Covd-19, le rimesse degli stranieri (il denaro cioè che i migranti residenti nel nostro paese mandano a casa) non sembrano soffrire di crisi: dopo un calo dal 2012 al 2016, l’invio di soldi a casa registra un costante aumento che non è sembrato rallentare nemmeno con la pandemia e che ha registrato l’anno scorso i 7,7 miliardi di euro. Secondo la Banca Mondiale, la pandemia ha portato un calo delle rimesse solo nel secondo trimestre 2020. Complessivamente, il 2020 aveva registrato un calo di appena -1,7% rispetto al 2019. Nel 2021, la ripresa economica ha determinato un aumento complessivo del +7,3% rispetto al 2020. Lo testimonia un report della Fondazione Leone Moressa su dati della Banca d’Italia...
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