Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 16/02/2023
Il tema dei flussi migratori al centro del dibattito del Coordinamento Nazionale Immigrazione UIL
Il tema dei flussi migratori al centro del dibattito del Coordinamento Nazionale Immigrazione UIL
16/02/2023  | Sindacato.  

 

 

Roma, 16 febbraio 2023 - Si è svolto ieri il nostro Coordinamento Nazionale Immigrazione UIL al quale hanno partecipato 45 di referenti per le categorie e i territori di tutta Italia. Abbiamo fortemente voluto che fosse in presenza perché, dopo la stagione congressuale, molti di loro sono appena stati nominati e per noi era importante poterci conoscere di persona, per costruire una rete sempre più solida e partecipativa.  Ai lavori, oltre ai due relatori – Luca Di Sciullo (IDOS) e Filippo Miraglia (Coordinatore Tavolo asilo) – hanno partecipato anche il Segretario Generale PierPaolo Bombardieri e la Segretaria Confederale Ivana Veronese, insieme a Giuseppe Casucci e Francesca Cantini che sono i due referenti a livello confederale nazionale.

 

La Segretaria Confederale ha riportato le richieste della UIL anche nelle occasioni più recenti di incontro con le istituzioni, non ultima l’audizione sul DL 1/2023, in Commissione Trasporti alla Camera: “Già il fatto che l’audizione fosse in Commissione Trasporti mette i brividi. Stiamo parlando di persone. Dà l’idea della prospettiva dalla quale si intende affrontare questo tema così complesso e sfaccettato. Questo tentativo di costruzione di una narrazione che vuole le ONG come capro espiatorio va demolito, e per farlo basta usare i dati: nel 2022 le ONG hanno trasportato in Italia solo il 14 per cento del totale dei migranti arrivati nel nostro Paese. Stiamo parlando di 11.000 persone. Ci occupiamo di queste poche migliaia di persone come fossero la grande emergenza sicurezza del nostro Paese ma non ci vergogniamo nel fingere di non sapere che nei centri di detenzione in Libia vengono stuprate e torturate ogni giorno donne e persino bambini. Continueremo a occuparci di questo, così come continueremo ad alzare la voce su un altro tema: quello della cittadinanza. Chi nasce in Italia, chi arriva da piccolissimo e fa le scuole in Italia non può aspettare i 18 anni perché gli vengano riconosciuti i diritti di cittadinanza. La UIL su questo continuerà a battersi”.