Ieri è stata adottata dal Parlamento Europeo una risoluzione sulla politica industriale e la competitività europea: accogliamo con favore che sia stato votato un emendamento che chiede al Consiglio Europeo di finanziare gli investimenti green attraverso l’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie.
Esiste già, tra l’altro, una proposta dello stesso Parlamento, del 2020, che chiede di finanziare l’industria verde europea tramite l’istituzione di una tassa sulle transazioni dello 0,1% che avrebbe generato 57 miliardi annui, e dunque, oltre 570 miliardi in 10 anni.
La Uil chiede, da lungo tempo ormai, di tassare le transazioni finanziarie e in uno studio di qualche mese fa abbiamo messo in evidenza come soltanto in Italia vi sia un volume di transazioni finanziarie pari ad almeno 7.900 miliardi di euro annui. È inaccettabile che non via sia alcuna forma di tassazione sulle speculazioni finanziarie, mentre la tassazione sul lavoro resta tra le più elevate al mondo.
Ricordo che il piano industriale americano, recentemente approvato, ha introdotto una tassa sul riacquisto dei titoli azionari, per evitare ulteriori speculazioni, che comporterà diversi miliardi di entrate che andranno a finanziare le tecnologie green e il lavoro di qualità.
Roma, 17 febbraio 2023