16/06/2023
| Sindacato.
Dalla relazione annuale del Garante nazionale dei diritti dei detenuti, Mauro Palma, alla Camera dei Deputati, è emerso un bilancio drammatico sui suicidi in carcere: 30 dall’inizio del 2023. Un dato, questo, che fa seguito a quello terribile degli 85 suicidi nel 2022.
Condividiamo appieno il messaggio del Presidente della Repubblica, che ha invitato a rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione, anche temporanea, della libertà.
Il sovraffollamento carcerario resta però allarmante, come allarmante è la vetustà di strutture carcerarie non adeguate e comunque in parte obsolete, per non parlare della situazione in cui versano gli agenti di Polizia Penitenziaria.
Se è legittimo, da parte del Garante, evidenziare situazioni di violenza commesse da alcuni agenti di Polizia, resta però estremamente preoccupante il dato sulle aggressioni subite dagli agenti di Polizia Penitenziaria, nell’esercizio dei propri compiti d’istituto: in media, oltre 4 aggressioni al giorno. Nella maggior parte dei casi, le condizioni di lavoro degli agenti sono di estrema precarietà, determinate anche dall’assenza di opportuni equipaggiamenti e strumenti di lavoro, soprattutto in caso di turbative dell’ordine interno. Mancano, per garantire una dotazione organica adeguata, oltre 18.000 unità.
Per queste ragioni , chiediamo al Governo interventi immediati per ridurre il sovraffollamento carcerario, potenziare gli organici e garantire quindi livelli adeguati di sicurezza.
Bene la trasparenza dei “muri di cinta”, da noi sempre auspicata, ma vanno investite risorse adeguate negli istituti di pena detentiva e per il personale in esso operante.
Roma, 16 giugno 2023