È incoraggiante assistere a una riduzione delle richieste di ammortizzatori sociali, poiché questo fa sperare in una ripresa del nostro complesso e per molto tempo sofferente mondo produttivo, ma dall'altra non ci conforta riscontrare che sono in salita le domande di disoccupazione (+1,3% rispetto allo scorso periodo dello scorso anno).
La crescita delle domande di disoccupazione è figlia diretta di chiusure "non volontarie" di rapporti di lavoro, ma anche di contratti a termine giunti a scadenza.
Su questo versante, non riteniamo che sia utile nè rispettoso per le tante donne e giovani che continuano a dover fare gli "equilibristi" tra un contratto temporaneo e l'altro, prevedere rinnovi acausali all'interno dei primi 12 mesi di contratto a tempo determinato, come da emendamento approvato al Decreto Lavoro.
Riteniamo, infine, sensato e responsabile che le lavoratrici e i lavoratori in cassa integrazione siano supportati da percorsi di formazione continua.
E' altresì indispensabile accompagnare, con politiche attive ed efficaci e adeguati percorsi formativi, coloro che sono usciti dal mercato del lavoro e coloro che fanno fatica ad entrarvi.
A tal proposito, diventa necessario garantire la piena efficienza e il rafforzamento dei Centri per l'Impiego, inserendo velocemente i restanti 6 mila operatori e investendo nell'accrescimento di competenze.
Roma, 20 giugno 2023