Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 07/07/2023
Veronese: “Da Istat segnali positivi sull’occupazione, ma permangono criticità”
Veronese: “Da Istat segnali positivi sull’occupazione, ma permangono criticità”
07/07/2023  | Sindacato.  

 

 

 

Il Rapporto Annuale Istat presentato oggi, segnala un trend di crescita dell'occupazione nel corso del 2022 e nei primi mesi di quest'anno, a fronte di una contrazione della disoccupazione e dell'inattività. Segnali positivi, questi, che però si associano al riscontro di persistenti elementi di criticità del nostro mercato del lavoro su cui la Uil da anni si batte e che sono al centro della sua azione sindacale: giovani, donne e Mezzogiorno.

Sui giovani l'Istat ci informa che nel 2022 un quinto dei giovani tra i 15-29 anni è Neet e ciò porta l'Italia ad occupare un triste secondo posto in Europa. Quello dei giovani che non lavorano, non studiano e non si formano, colpisce maggiormente le ragazze, i giovani del Mezzogiorno e gli stranieri. Tra il 2004 ed il 2022, il tasso di occupazione dei giovani tra i 15-34 anni si è ridotto di 8,6 punti percentuali, mentre è aumentato di 19,2 punti quello degli over 50.

Sulle donne. Sì, la loro occupazione è in costante crescita, ma siamo distanti di 14 punti percentuali rispetto al tasso di occupazione femminile medio dell'Unione Europea. Ciò è dovuto a molteplici ragioni, tra cui: i carichi familiari delle donne, i modelli culturali come ben evidenzia l'Istat e l'insufficiente copertura degli asili nido, solo per citare alcuni motivi della bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Inoltre, il tema è anche la qualità del loro lavoro in termini di orario di lavoro e di tipologia di assunzione. La questione giovani e donne si acuisce nel Mezzogiorno, un'area del Paese che arranca ad emergere e dove, dal 2004 al 2022, l'occupazione è scesa di 300 mila unità rispetto all'aumento di 1 milione di posti di lavoro nel Centro-Nord. Affrontare il tema giovani, donne e Mezzogiorno, significa agganciare la crescita del nostro Paese. E ribadiamo che su questi temi è fondamentale agire non solo con rapidità nella messa a terra delle progettualità del PNRR, ma anche investendo in occupazione stabile e formata, poiché anche l'Istat ha riscontrato che la precarietà e la frammentarietà delle esperienze lavorative dei giovani hanno contribuito a compromettere le opportunità di realizzazione delle loro aspirazioni e a scoraggiarli.

 

Roma, 7 luglio 2023