Ancora una volta, il Governo fa cassa sulle pensioni e sulla pelle dei pensionati.
Le nostre richieste sono state completamente disattese: tra tutte, il superamento della Legge Fornero, tanto richiamato in campagna elettorale; invece, si introducono condizioni di accesso alle pensioni perfino peggiori. Non c'è alcun cenno a una pensione di Garanzia per le future generazioni, né all'introduzione di una vera flessibilità. Inoltre, si mantiene Opzione Donna, ma a condizioni estremamente restrittive. Stessa linea per Ape Sociale.
A spese dei lavoratori del Pubblico impiego, in particolare, è stata fatta una delle "operazioni di cassa" più grande di sempre, al pari di quanto avvenne nel 2011, decurtando la loro pensione per somme tra il 20 e il 30% e ledendo un diritto maturato in anni di lavoro. Un insieme di misure, queste, che penalizza i più fragili e chi purtroppo non ha avuto la fortuna di intraprendere un lavoro stabile e continuativo. Infine, subordinare il diritto alla pensione all'importo della stessa è l'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare un sistema di previdenza sociale.
La Uil ribadisce la contrarietà a questi interventi, che contrastano con le nostre proposte e che, soprattutto, si infrangono con le speranze e le legittime attese di milioni di lavoratrici, lavoratori e pensionati che rappresentano il Paese reale.
Roma, 31 ottobre 2023