La Convenzione ONU ha riconosciuto i minori come soggetti attivi, aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti. Ma dopo tanti anni, parliamo ancora di diritti mancati, in quanto, ancora lontani dall'essere pienamente esigibili.
È necessaria un’azione complessiva e sistemica che garantisca un sistema integrato pubblico di servizi, titolare delle funzioni di accompagnamento, cura, tutela e protezione dell’infanzia, capace di assicurare la protezione dei bambini e delle bambine in maniera efficace e rispondente a standard qualitativi nazionali. Non è più rinviabile un investimento strutturale e stabile rivolto ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie, nessuna esclusa. Tutti temi che purtroppo questa legge di Bilancio non ha affrontato in maniera adeguata e, sui quali preoccupa la rimodulazione silenziosa di risorse, da parte del governo, relative al Pnrr. Sul Piano registriamo un importante ritardo attuativo, proprio nella parte dedicata ai servizi all’infanzia e all’edilizia scolastica, ritardi che si registrano soprattutto al sud, dove le mancanze in questi settori sono più marcate rispetto al resto del Paese.
È urgente ridurre le disuguaglianze e la povertà minorile, a partire da quella educativa, la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni per l'infanzia e l'adolescenza e la garanzia della loro piena esigibilità, per assicurare e garantire a tutti i minori il diritto alla crescita e alle prestazioni essenziali per il loro pieno sviluppo.
Roma, 20 novembre 2023