Malgrado le promesse dell’Esecutivo, in fase di insediamento nell’ottobre 2022, quando la premier giurò che avrebbe messo fine agli sbarchi di migranti sulle coste italiane, il 2023 è stato l’anno di maggior affollamento sulle coste dell’ultimo decennio. Secondo dati pubblicati dallo stesso Viminale a fine anno, gli arrivi via mare sono stati sostanzialmente maggiori che negli anni precedenti: il 2023 si conclude con 155.754 persone sbarcate, a fronte delle 103.846 del 2022 e delle 67.040 del 2021. Non sono serviti a nulla, dunque, i proclami inutili sul blocco navale, né quelli che promettevano di inseguire gli scafisti in tutto il globo terracqueo, né le campagne contro le navi delle ONG costrette a lunghi viaggi dopo un salvataggio per raggiungere il porto più lontano, avendo la proibizione di raccogliere altri naufraghi durante il tragitto. Secondo i dati del Viminale, il numero maggiore di arrivi si è registrato nei mesi più caldi, in estate, a dimostrazione che per i migranti il vero “pull factor” sulle partenze dalle coste dal Nord Africa, è soprattutto il meteo e non la partenza delle navi delle ong, come più volte sostenuto – spesso cinicamente - da molti politici.
Roma, 02 gennaio 2024