"Non neghiamo che il confronto con il Governo ci sia stato, ma prendiamo semplicemente atto che, purtroppo, non è servito a nulla". È la Segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, che ha così replicato, oggi, alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, in occasione del Convegno organizzato dalla Ces sul futuro della protezione sociale e del welfare state. 

 

 

"Peraltro - ha proseguito Buonomo - il confronto deve avvenire nelle sedi opportune e istituzionali: la presenza ai dibattiti o alle tavole rotonde è un fatto apprezzabile, ma non risolutivo delle questioni aperte. Noi abbiamo bisogno di costruire un nuovo welfare, a partire dalle pensioni, e di trovare le risorse necessarie agendo sul recupero dell'evasione fiscale e sulla tassazione degli extra profitti e delle rendite finanziarie. Tutto questo non è stato fatto.

 

 

Il welfare, poi - ha sottolineato la Segretaria della Uil - non deve essere percepito come un costo ma, poiché punta al benessere delle persone, come una delle leve per lo sviluppo. In questo quadro, ad esempio, occorre superare la dicotomia tra giovani e anziani, provvedere all'istruzione anche in età inferiore ai tre anni, creare pari opportunità effettive per le donne anche a prescindere dalla maternità, affrontare il tema della povertà a tutto campo. Insomma - ha concluso Buonomo - occorre investire sui diritti, per costruire un'Europa sociale che permetta l'emancipazione del singolo e della collettività".