Il grido di libertà del popolo di Buenos Aires risuona anche a Roma. Il Governo Milei in un mese e mezzo ha già confermato i timori dei sindacati argentini. Con un maxi decreto sta minando la democrazia, e lo stato sociale del Paese, a danno di lavoratrici e lavoratori. Misure che non sono poi così distanti da quelle nostrane.
Perché anche in Italia, proprio lo scorso novembre, i sindacati hanno subito un duro attacco al proprio diritto di sciopero. Per questo, oggi, UIL e CGIL hanno consegnato una lettera di solidarietà all'ambasciata Argentina, per esprimere il proprio sostegno ai compagni e alle compagne di Buenos Aires. Saremo al loro fianco. Argentina no se vende. Per approfondire cause e obiettivi dello sciopero leggi l'intervista a Marta Scarpato Coordinatrice internazionale della CTA -T a Bruxelles sul Blog di Terzo Millennio
