Le parole del Governatore della Banca d'Italia Panetta confermano quello che sosteniamo da mesi: la Banca Centrale Europea deve iniziare a tagliare i tassi di interesse e deve farlo da subito, non da giugno come sembra prospettare la maggior parte degli analisti.
È fondamentale prevenire una recessione fatale e inutile per l'economia europea, recessione che rappresenterebbe l'ennesima crisi in un quinquennio in cui si sono continuati a tartassare drammaticamente soprattutto i più vulnerabili, tra cui lavoratori dipendenti e pensionati.
Come stimato dall' Istat, l'inflazione al consumo sta rientrando nel parametro del 2%, ma andando nello specifico si osserva come il costo dei beni alimentari, dei mezzi di trasporto e soprattutto dei mutui rimane elevato. I salari, al contrario, sono fermi al palo e il potere d'acquisto perso in questi anni non è mai stato recuperato.
È ormai confermato da tutte le Istituzioni che la principale causa dell'aumento inflazionistico va ascritta agli enormi profitti messi a segno dalle multinazionali in seguito alla crisi pandemica e al conflitto ucraino. Il rischio di una spirale prezzi-salari, quindi, non esiste se non in qualche teoria antica, e ci sono ancora enormi spazi per incrementare i salari senza incorrere in effetti inflazionistici, come ha recentemente confermato anche l'Ocse.
Non si può più aspettare: bisogna restituire dignità a milioni di lavoratori e lavoratrici, di pensionati e pensionate, partendo in primis dal rinnovo dei contratti collettivi, fermi da troppo tempo, e da una legge sulla rappresentatività che tuteli tutti i lavoratori senza distinzioni.
Roma, 26 marzo 2024
