"Ieri si è consumata un'altra tragedia in mare, dopo quella di Cutro. Dall'inizio di quest'anno sono oltre 800 i migranti morti nel mar Mediterraneo, naufragati nel tentativo di raggiungere le coste europee: la triste media è di 5 al giorno". Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
"Gran parte delle vittime erano afghani in fuga dal regime confessionale dei talebani e, dunque, con diritto a chiedere asilo e protezione: tuttavia, non hanno potuto realizzare il sogno di una vita migliore in un paese libero".
"Malgrado l'opera meritoria della nostra Guardia Costiera e gli sforzi continui delle organizzazioni umanitarie - ha sottolineato Biondo - nel Mediterraneo e altrove si continua a morire nella speranza di raggiungere le nostre coste".
"Ci chiediamo quando l'Unione Europea riterrà urgente supportare adeguatamente l'azione di search&rescue delle nostre autorità, con un meccanismo di ricerca e soccorso simile a quello che l'Italia realizzò dieci anni fa con l'operazione Mare Nostrum nel Canale di Sicilia".
"Purtroppo - ha concluso Biondo - queste ripetute tragedie sono il brutto segno di una colpevole disattenzione, soprattutto dell'Ue nell'aiutare i più fragili a salvaguardare il loro diritto alla vita e alla protezione umanitaria".
Roma, 18 giugno 2024