“Sugli incentivi alle assunzioni, il governo pensava di fare tutto da solo, per decreto, senza nessuna consultazione con la Commissione europea e con le parti sociali, infrangendo le regole”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Il decreto che riprogrammava le enormi risorse dei fondi europei della coesione - ha proseguito la sindacalista - è stato approvato alla vigila del primo maggio 2024, senza che fosse svolta l’obbligatoria consultazione con la Commissione europea, per cambiare i Programmi nazionali, e con la parti sociali, in sede di comitati di sorveglianza”.
“Nel frattempo, però, il sistema produttivo aveva operato le assunzioni grazie alle agevolazioni. Quindi - ha aggiunto la segretaria - per salvaguardare l’occupazione e per dare certezze, la Uil si è fatta parte dirigente, cercando di risolvere con rapidità il problema e dando indicazioni favorevoli alle modifiche del Programma nazionale giovani, donne e lavoro”.
“Ad ogni modo - ha concluso Veronese - tra le tante ricostruzioni girate nelle ultime settimane sugli incentivi alle assunzioni, la verità è una sola: il governo voleva fare da sé”.
Roma, 28 marzo 2025