Il 14 febbraio è diventata in tutto il mondo una data simbolo per le donne che si ribellano alla violenza e cercano giustizia. Riparte One Billion Rising, l’evento globale lanciato nel 2012 da Eve Ensler, che porta ogni anno milioni di persone in piazza, in centinaia di paesi, per danzare contro la violenza di genere, e per ricordare che un miliardo di donne in tutto il pianeta subisce qualche forma di abuso nel corso della propria vita: una su tre.
Questa importante iniziativa della società civile è stata preceduta, nei giorni scorsi, da altre ricorrenze internazionali che riguardano le donne e le violenze da combattere. il 6 febbraio, infatti, è stata la Giornata mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) istituita nel 2003 dalle Nazioni Unite. Le mutilazioni genitali femminili, a nostro avviso, costituiscono una delle più gravi violazioni dei diritti umani in quanto viola l’integrità fisica di donne e bambine di tutto il mondo. Occorre che da parte delle istituzioni nazionali e internazionali si prenda atto del fenomeno, che per lo più avviene nel segreto delle mura domestiche e agisca capillarmente sull’informazione e sull’educazione, riportando l’ empowerment al centro delle politiche. Solo così sarà possibile realizzare una concreta risposta nei confronti di tutte le discriminazioni e violenze