Questa mattina, il Segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, insieme a una delegazione del Sindacato di via Lucullo e della categoria, ha visitato il carcere di Catanzaro e, poi, ha incontrato gli addetti della polizia penitenziaria.
"Chi sostiene che i dipendenti pubblici sono fannulloni - ha detto Barbagallo - venisse al posto di questi lavoratori che operano sotto organico e, a volte, in ambienti disumani anche per i carcerati, una condizione sanzionata dalla stessa Unione europea.Peraltro, questo corpo di polizia - insieme a tutti gli altri dipendenti pubblici - è penalizzato anche dal mancato rinnovo del contratto di lavoro. Di recente - ha aggiunto il leader della UIL- qualcuno di loro, appartenente a un sindacato autonomo, ha sbagliato con commenti inaccettabili e ingiustificabili sulla morte di un detenuto. Non si può, tuttavia, utilizzare questo episodio come alibi per colpevolizzare genericamente la categoria".
Barbagallo, inoltre, è tornato a intervenire anche sul tema del Jobs ACT. "Con questo provvedimento sul lavoro, il Governo non ha avuto rispetto dei giovani, che sono stati illusi dall'idea di presunte tutele crescenti mentre i contratti di precarietà non sono stati cancellati; non ha avuto rispetto dei lavoratori, a cui ha tolto diritti; non ha avuto rispetto del Parlamento, che aveva chiesto di non estendere la normativa ai licenziamenti collettivi.
Questo Governo ha avuto rispetto solo della Merkel e degli imprenditori. Non si illudano, però, non ci rassegneremo: recupereremo con i contratti tutto ciò che ci è stato tolto con la legge. E faremo lotte crescenti e intelligenti, a partire dalle imprese che fanno profitti".
Roma, 21 febbraio 2015