La Uil partecipa a questa giornata organizzata in vista di Expo 2015 perché siamo interessati alla ripresa economica del Paese: tutte le iniziative che si pongono questo obiettivo ci interessano.
Ho notato, però, che è rimasta sottotono la questione del lavoro: non se ne è quasi parlato. Eppure 1 milione e mezzo di lavoratori - lungo tutta la filiera - sono artefici e garanti della qualità dei prodotti e consentono al settore agroalimentare italiano di essere tra i primi al mondo, con un primato nelle esportazioni. Si dovrebbe quindi parlare anche delle condizioni di lavoro e di aumento della produttività attraverso la valorizzazione del lavoro.
Siamo qui perché crediamo che sia l'occasione giusta per fare sentire anche la voce del mondo del lavoro: bisogna restituire potere d'acquisto a lavoratori e pensionati, altrimenti la crisi non finirà.
La manifestazione, a Roma, della Fiom? Io sono qui a Firenze per parlare di Expo e di possibilità di sviluppo per il Paese. Bisogna evitare le ammucchiate politiche: non si devono confondere le rivendicazioni sindacali con quelle dei partiti di opposizione, né bisogna essere acquiescenti al Governo.
Firenze, 28 marzo 2015