Quest’anno nozze d’argento per il concertone del Primo Maggio. Va avanti da 25 anni il connubio tra i sindacati e la Rai per la realizzazione di un evento straordinario, il cui livello qualitativo è in costante ascesa.
Lo slogan scelto per l’occasione è: la solidarietà fa la differenza. Avevamo costruito questa impostazione prima che accadesse la recente catastrofe nel Mediterraneo. Ora la questione è ineludibile: l’Europa deve farsi carico di risolvere questa tragedia umanitaria e porre fine alla tratta dei migranti. Bisogna fare fronte comune nei luoghi da cui parte questo esodo biblico e realizzare corridoi umanitari per consentire ai rifugiati di raggiungere diverse località nel Continente europeo. La pace e la democrazia si esportano con la cooperazione e non certamente con i carri armati, altrimenti rischiamo di importare con i barconi anche il terrorismo.
Ai giovani che parteciperanno in massa al primo Maggio, in Piazza San Giovanni, occorre far giungere anche un altro messaggio: offrire loro la speranza in un futuro migliore, in cui solidarietà e lavoro non siano più un miraggio.
Mi auguro, dunque, che sia a Pozzallo, in mattinata, sia a San Giovanni, nel pomeriggio, sia un Primo maggio di festa, sì, ma anche di riflessione e di impegno.