Vanno difesi i centri ricerche, come quello del Petrolchimico di Ferrara, perché nella ricerca e nell'innovazione c'è lo sviluppo. Questo Governo ha modificato i rapporti di forza tra lavoratori e imprenditori a danno dei primi: dobbiamo costringerlo a cambiare verso per davvero, puntando su investimenti pubblici e privati. Bisogna fare lotte crescenti e intelligenti: questo deve essere l'anno dei contratti. Se facciamo ancora sacrifici, ci riducono in povertà.
Renzi dice che la scuola è degli insegnanti e degli studenti? Ha perfettamente ragione: infatti, ieri, in piazza c'erano gli insegnanti e gli studenti e non c'era lui. I sindacati sono portavoce di questo malcontento che, nella scuola, è molto forte.
La riforma elettorale? È una legge "futurista": non sarà applicata prima del 2016. È una partita ancora tutta da giocare. Il Presidente della Repubblica è un costituzionalista: spetta a lui, serenamente, verificare se ci sono aspetti della legge un po' "forzati". In questi ultimi anni, molte leggi sono incorse in questo problema dell'incostituzionalità, a partire dalla Fornero: ora bisogna restituire il maltolto ai pensionati. Occorre ridare potere d'acquisto ai lavoratori e ai pensionati, altrimenti l'economia non riparte. Io mi auguro che si possa uscire dalla stagnazione, io voglio che ci sia la ripresa tant'è vero che abbiamo presentato un nuovo modello contrattuale basato proprio sulla crescita. Noi vogliamo scommettere sulla crescita, ma se il Governo non ci ascolta, non ci sarà speranza per questa prospettiva
Ferrara, 6 maggio 2015