Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha inaugurato la nuova sede della Uil di Pavia. Nel suo intervento ha affrontato i temi relativi alla scuola, alle pensioni e ai contratti.
Possono votare la riforma della scuola, ma nella scuola quella riforma non sarà mai applicata.
Una riforma non condivisa, difficilmente si realizza. Noi siamo per fare cose legali e per non creare problemi alle famiglie, ma ancora una volta, con le sue dichiarazioni sul blocco degli scrutini, il Garante per lo sciopero dimostra di garantire solo il divieto di sciopero. Bisogna tenere conto di ciò che insegnanti, personale ATA, studenti e genitori hanno chiesto a gran voce con l'ultima manifestazione: una scuola pubblica, libera e democratica e questo disegno di legge non ha tali caratteristiche. Non siamo disponibili a fare un accordo comunque sia: vogliamo modifiche profonde al ddl.
C'è una sentenza della Corte costituzionale: bisogna applicarla. È una questione di legalità. C'è un problema di gradualità, di tetti? Discutiamone, ma prima bisogna acquisire la sentenza. Poi si convocano le parti e si decide come si possono evitare problemi al Paese.
Il Governo tedesco, a partire dal prossimo mese di luglio, darà un incremento del 2,5% ai pensionati dell'Est e del 2,1% a quelli dell'Ovest: se lo fanno loro, che sono i cultori del rigore, perché non dovremmo farlo anche noi?
Per fare recuperare potere d'acquisto ai lavoratori, bisogna fare i contratti a partire da quelli del pubblico impiego e, per questa via, cercare di recuperare anche i danni provocati dal Governo, inserendo regole che mitighino gli effetti negativi del Jobs Act. A quanto pare, anche questo provvedimento non sarebbe immune da vizi di incostituzionalità. Io faccio il sindacalista e, dunque, voglio contrattare sempre, sino all'ultimo momento: non vorrei, però, che anche noi fossimo costretti a fare ricorsi alla Consulta come ulteriore forma di lotta.
Pavia, 15 maggio 2015