Il governo continua a essere autoreferenziale, dimenticando che i danni a cui cerca di porre rimedio derivano dall'atteggiamento che Monti ha avuto a suo tempo e che ora Renzi sta perpetuando. La mancanza del dialogo genera problemi che poi si scaricano sui Governi che seguiranno. Nello specifico della vicenda sulle pensioni, non siamo per nulla soddisfatti: aver definito una tantum o indicizzazioni senza criteri chiari comporterà solo confusione e ulteriori ricorsi.
Questa storia della buona scuola che ci riporta ai vecchi podestà non ci convince. Noi vorremmo una scuola normale: pubblica, libera e democratica.
Se il Governo vuole, c'è ancora tempo per assumere i precari e non penalizzare coloro che, pure avendo lavorato per 36 mesi, rischiano di essere licenziati. Noi siamo per fare un accordo anche in zona Cesarini, ma il Governo si tolga dalla testa che, se fa una riforma non condivisa, quella riforma verrà applicata.
Nuoro, 19 maggio 2015