Il 19 maggio si è insediato il CPO del Consiglio Superiore della Magistratura. Presidente è il dott. Piergiorgio Morosini che ha richiamato l‘attenzione sulla scarsità degli incarichi di alto livello assegnati alle donne magistrato e sulle difficoltà di conciliare vita lavoro.
“È una ulteriore conferma di quanto le carriere femminili trovino ostacoli a tutti i livelli dell’Amministrazione dello Stato e la Giustizia non fa certo eccezione”, è quanto dichiara Maria Pia Mannino, componente del rinnovato organismo per designazione del Ministro del Lavoro Poletti.
Il Comitato di Parità del CSM dovrà impegnarsi a fondo affinché i ruoli dirigenziali in Magistratura siano sempre più appannaggio anche delle donne.
Rimuovere gli ostacoli dunque è il primo obiettivo; impedimenti rappresentati anche da assegnazioni di sedi non compatibili con la vita familiare e i compiti di cura con i quali inevitabilmente le donne magistrato, - al pari della stragrande maggioranza delle lavoratrici - quotidianamente impattano. Ostacoli anche culturali che impediscono e limitano una leale competizione con i loro colleghi per i ruoli più elevati. Eppure si ha necessità di una giustizia declinata anche al femminile, molto c’è da fare e le donne sono in grado di dare contributi di grande livello.