Bloccata l’Opzione Donna e migliaia di lavoratrici che avrebbero voluto andare in pensione anticipatamente, vedono ancora molto lontano il riconoscimento del diritto al pensionamento anticipato secondo il principio contributivo perché il Ministero dell’Economia e Finanze insiste sul suo atteggiamento negativo di non concedere l'autorizzazione a procedere affinché l’Inps possa provvedere alla cancellazione delle circolari attuative diffuse nel 2012 che hanno bloccato l'accesso all'istituto alle donne aventi diritto".
Quando si tratta di affrontare la questione pensionistica femminile si adottano tecnicismi e tatticismi addirittura kafkiani e la politica sembra restia a voler risolvere la questione.
Come donne e come sindacaliste chiediamo che la l’Opzione donna proceda così come previsto dal disegno di riforma del sistema pensionistico italiano e che non si penalizzi il lavoro femminile anche in tema previdenziale. Trovare a breve una soluzione è possibile, chiediamo soltanto un pizzico di buona volontà alla politica perché ciò avvenga
