DICHIARAZIONE DI SILVANA ROSETO, SEGRETARIA CONFEDERALE UIL
Se l’adozione dei veri costi standard non nasconde obiettivi celati ma si traduce in responsabilità e trasparenza, qualità ed efficienza, non possiamo che essere favorevoli ed anzi incoraggiarne l’inserimento nella prossima legge di stabilità.
Si può e si deve omogeneizzare l’indirizzo sulle politiche della Salute, superando le nette e dannose differenze tra i 21 sistemi sanitari regionali e le relative disparità di accesso dei cittadini ai percorsi di assistenza e cura. E, certamente, l’adozione dei costi standard rappresenta un’apprezzabile strada in questa direzione, in grado, peraltro, di generare un significativo recupero di risorse male utilizzate.
La UIL è sempre dalla parte della lotta agli sprechi e all’improduttività.
Ma occorre, tuttavia, essere chiari sin da subito: i risparmi ottenuti devono essere reinvestiti nelle medesime politiche della salute, aggredendo le disuguaglianze e sostenendo l’equità.
Roma, 6 ottobre 2015