Silvana ROSETO: comunicato Stampa del 21/10/2015
Roseto: Stress lavoro correlato drammaticamente diffuso, ma sottovalutato
Roseto: Stress lavoro correlato drammaticamente diffuso, ma sottovalutato
21/10/2015  | Salute.  

 

 

 

“Lo stress sul lavoro è ancora troppo sottovalutato nel nostro Paese”. E’ il commento della Segretaria Confederale UIL Silvana Roseto nell’ambito della Settimana Europea per la Sicurezza e Salute sul Lavoro dal 19 al 23 ottobre, che si concentra per quest’anno sulla sensibilizzazione per la gestione dello stress e dei rischi psicosociali sui luoghi di lavoro.

 

“Sono decisamente poche - prosegue Silvana Roseto - le aziende private e pubbliche che realizzano una corretta valutazione del rischio stress lavoro correlato, con l’adeguato coinvolgimento dei Lavoratori e soprattutto dei loro Rappresentanti RLS in tutto il percorso di analisi e rilevazione. E in numerosi casi si realizza solo formalmente e con insufficienti approfondimenti ed esigue analisi collegate alla complessiva Valutazione del Rischio.

 

E’ centrale, dunque, il ruolo della sensibilizzazione sollecitata dalla Settimana Europea in corso. Ma resta ancora molto da fare affinché nelle aziende venga tenuta in debita considerazione anche questa tipologia di rischio. Basti pensare, inoltre, che le prestazioni dei dipendenti e la produttività, i tassi di assenza per malattia, l’assenteismo, gli infortuni ed il turnover del personale, sono collegati a tali problemi.

 

La UIL - conclude la Segretaria Confederale - continuerà a favorire iniziative che si muovono esattamente nella direzione auspicata dai lavoratori e dall’Europa.

 

Secondo le stime previste dall’Unione, infatti, almeno il 25% dei cittadini UE avrà dei problemi di salute mentale nel corso della loro vita, come risultato di una cattiva organizzazione del lavoro e di alti carichi di lavoro.

 

Le malattie cardiovascolari, i disturbi muscolo scheletrici, problemi dermatologici, suicidi, problemi di relazionali ed un aumento del rischio di violenza e molestie sul lavoro, sono tutte potenziali conseguenze di problemi di salute mentale.

 

Condividiamo, infine, quanto sostenuto dalla Segretaria Confederale della Confederazione Europea dei Sindacati, Ester Lynch sulla necessità di  adottare provvedimenti legislativi mirati, riconoscendo il costo sociale dovuto alle errate pratiche su salute e sicurezza realizzate da alcuni datori di lavoro. Fondamentale, inoltre, è adottare urgentemente, a livello europeo, nuove iniziative per proteggere la salute e la vita dei lavoratori.”

 

 

Roma, 21 ottobre 2015