Silvana ROSETO: comunicato Stampa del 29/10/2015
Roseto: Diritto alla Salute a rischio, forte preoccupazione per tenuta Servizio Sanitario Nazionale
Roseto: Diritto alla Salute a rischio, forte preoccupazione per tenuta Servizio Sanitario Nazionale
29/10/2015  | Salute.  

 

 

Occorre fare chiarezza, una volta per tutte, se le politiche per la salute sono considerate un costo o un’opportunità, una spesa o un investimento. Noi non abbiamo dubbi. Corre l’obbligo sottolineare che come Paese destiniamo alla Sanità circa un terzo in meno di risorse rispetto alla media europea degli Stati più avanzati.

 

Lo stato del nostro sistema di assistenza e cura mostra forti segnali di cedimento, riscontrando significative disomogeneità di accesso e di qualità sul territorio nazionale. Purtroppo, quasi sempre negli ultimi anni, le misure in questo ambito hanno registrato tagli di risorse generando una platea considerevole di cittadini che ricorrono alle spesa out of pocket ed escludendo dal sistema oltre 3 milioni di persone costrette a rinunciare alle cure con l’accentuarsi della crisi e dell’impoverimento.

 

È mancato un respiro ampio e uno sguardo lungo, basti pensare che al progressivo invecchiamento della popolazione che ha comportato l’aumento di malattie croniche e della non autosufficienza non sono seguite adeguate politiche calibrate sul mutamento demografico e sociale.

 

Si cominci a mettere in campo una visione prospettica in grado armonizzare le misure, attraverso un’analisi condivisa con i corpi intermedi e le parti sociali.

 

Percorsi di continuità terapeutica, soluzioni per abbattimento delle liste d’attesa, potenziamento della prevenzione, rafforzamento della ricerca scientifica e della formazione, investimenti sul personale: sono questi i provvedimenti da cui occorre ripartire. Siamo ancora fortemente determinati nel voler difendere i principi cardine della nostra Costituzione, e tra questi l’art. 32, e a tutelare l’universalismo, l’equità e la solidarietà.

 

Infine, un flash sul contenuto della Legge di Stabilità 2016. Se, da quanto emerge, il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario per l’annualità 2016 si attesterà a 111 miliardi di euro, non sarà stato effettuato alcun passo avanti, anzi è una chiara compressione rispetto a quanto previsto nel Patto per la Salute e nel Def che ci lascia molto preoccupati.

 

 

Roma, 29 ottobre 2015