Silvana ROSETO: comunicato Stampa del 04/12/2015
Roseto: Da Rapporto Censis medesime preoccupazioni UIL
Roseto: Da Rapporto Censis medesime preoccupazioni UIL
04/12/2015  | Welfare.  

 

 

“La Fotografia del Censis è abbondantemente esaustiva e ricalca pienamente i timori che abbiamo ripetutamente posto all’attenzione. La preziosa indagine annuale attesta che le politiche in atto per il Sociale non risultano del tutto efficaci né adeguatamente calibrate; e, quindi, per dare forza all’Italia dello ‘zero virgola’ il Governo dovrebbe convincersi della necessità di coinvolgere maggiormente le Parti Sociali in un programma collegiale di ammodernamento e rilancio del welfare e dei servizi per i cittadini.” Dichiara così la Segretaria Confederale UIL Silvana Roseto, commentando il 49° Rapporto del Censis sulla condizione sociale del Paese, presentato oggi al CNEL.

 

“Se 7,7 milioni di italiani si sono indebitati per pagare le cure, il 41,7% delle famiglie ha rinunciato o rinviato una prestazione sanitaria, le visite specialistiche o gli accertamenti diagnostici fanno registrare un’attesa media di 55 giorni e la spesa sanitaria pubblica negli ultimi 5 anni ha conosciuto una riduzione di risorse, non si può proprio affermare che il diritto alla Salute dei cittadini sia salvo.

 

Inoltre, come da noi già evidenziato con preoccupazione nelle sedi deputate, il Fondo per le politiche sociali è crollato da 1,6 miliardi del 2007 a quasi 400 milioni odierno e i provvedimenti per le persone non autosufficienti non sono idonei a sostenere e coprire i bisogni del 5,5% della popolazione.

 

Come UIL lo abbiamo sottolineato anche nella nostra analisi relativa alla Legge di stabilità in corso: gli interventi sono perlopiù inappropriati e le risorse decisamente modeste.

 

Constatare ulteriormente che abbiamo avuto ragione su tutta linea non ci fa gioire, ma ci induce a chiedere un rinnovato impulso per un netto cambio di passo nelle scelte per il Sociale.

 

La compressione del welfare ha generato notevoli disuguaglianze sociali, a cui chi riveste ruoli di responsabilità deve essere in grado di rispondere, allargando il coinvolgimento e utilizzando il respiro lungo anche nella lettura dei processi e dei cicli sociali.

 

Infine - conclude la Segretaria Confederale - gli auguri della UIL al Presidente De Rita per i suoi sessant’anni di appassionata e generosa carriera professionale, da cui anche i rappresentanti dei lavoratori e dei cittadini hanno potuto attingere e beneficiare.”

 

 

Roma, 4 dicembre 2015