Silvana ROSETO: comunicato Stampa del 15/12/2015
Roseto: Accordo su Clima è insoddisfacente
Roseto: Accordo su Clima è insoddisfacente
15/12/2015  | Ambiente.  

 

 

 

«A fronte dell’Accordo, confermiamo un giudizio sostanzialmente negativo e denunciamo la mancanza di ambizione».  E’ il commento della Segretaria Confederale UIL Silvana Roseto in relazione all’accordo di Parigi sul Clima.

 

«La giusta transizione e i diritti umani sono soltanto nel preambolo; le principali questioni restano irrisolte: gli obiettivi a lungo termine, il meccanismo di revisione, gli impegni finanziari per il dopo 2020, la differenziazione fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo, il trasferimento tecnologico.

 

I Paesi sviluppati,  come l’Italia,  dovranno prevedere risorse finanziarie per aiutare i Paesi in via di sviluppo senza alcun riferimento concreto a tempi e quantità, fermo restando che l’Accordo considera ‘base di partenza’ i 100 miliardi di dollari all’anno da qui al 2020 e rinvia al 2025 l’ipotesi di nuove ipotesi finanziarie.

 

L’obiettivo di + 1,5°C di aumento della temperatura, di per sé senza dubbio ‘il più ambizioso’ di tutti rispetto alla quota-limite di 2°C, rischia tuttavia di restare soltanto un’enunciazione di principio; il mondo scientifico è, infatti, certo che i contributi volontari dei singoli Paesi ,così come oggi definiti, finiranno per determinare un aumento oltre i 3°C, non prevedendosi né precisi e vincolanti impegni, né parametri forti  per la revisione quinquennale dei piani nazionali (comunque dopo il 2024), né adeguati meccanismi sanzionatori.

 

Soprattutto - conclude la Segretaria Confederale - la giustizia climatica è una necessità drammaticamente urgente ora, non alla fine di questo secolo. Giustizia sociale, piena occupazione, sicurezza alimentare, autodeterminazione, rispetto dei diritti umani, tutela del lavoro, creazione di nuova e dignitosa occupazione, accesso al cibo, all’acqua e all’energia per tutti: ecco le questioni di fondamentale importanza relegate, però, solo nel preambolo dell’Accordo.»

 

Roma, 15 dicembre 2015