: comunicato Stampa del 20/08/2016
No a pratiche descriminatorie nelle ''chiamate dirette''
No a pratiche descriminatorie nelle ''chiamate dirette''
20/08/2016  | Sindacato.  

 

 

Il Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di genere della UIL stigmatizza con forza i comportamenti denunciati dalle insegnanti che, a seguito dell'applicazione della cosiddetta "chiamata diretta" da parte dei dirigenti scolastici, si sono viste porre imbarazzanti ed inopportune domande sulle loro intenzioni riguardo alla maternità, alla loro vita familiare e alla loro condizione personale.

 

Il Coordinamento Pari Opportunità UIL esprime la propria totale ed incondizionata solidarietà al personale scolastico coinvolto in queste assurde pratiche, evidentemente discriminatorie, che, si sperava, fossero un retaggio di un lontano passato che volevamo dimenticare.

 

Il Coordinamento P.O. auspica che tali problemi insieme agli altri che stanno emergendo nell'applicazione della Legge 107/2015 possano essere validamente affrontati e risolti nell'ambito del rinnovo contrattuale.

 

Tra questi, certamente, uno dei più importanti, e' la previsione di contrappesi a qualsiasi forma di potere personale, come quello della "chiamata diretta" da parte dei presidi, all'interno delle istituzioni scolastiche.

 

Quanto sopra, affinché nella scuola non si perdano i valori dell'accoglienza, della libertà e della parità su cui si fondano saldamente le istanze sociali di crescita, sviluppo e cittadinanza del nostro paese.