L’iniziativa del “Fertility Day” della Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, non tiene conto del fatto che viviamo in un Paese in cui manca il lavoro, soprattutto per le donne e per i giovani e che non sostiene le coppie che decidono di diventare genitori: mancano i servizi, le tutele alla genitorialità e i sostegni economici sono insufficienti.
Le coppie, e non solo le donne, non hanno certezze, non hanno garanzie e il più delle volte non avere figli è una scelta obbligata.
L’Italia ha un bassissimo tasso di natalità, ma sicuramente il problema cardine non è quello della fertilità.
In coerenza con il suo mandato di Ministro, sarebbe stato più opportuno - e sicuramente più apprezzato - lanciare un’iniziativa di prevenzionea favore della fertilità di coppia, magari prevedendo degli screening gratuiti.
Essere fertile o meno rappresenta una condizione altamente intima e privata, che non può diventare uno spot o uno slogan privo di contenuti, se non offensivi.
Inoltre, è libertà delle donne e degli uomini scegliere se avere figli o meno, una scelta che va rispettata.
Chiediamo una vera attenzione sul tema della genitorialità, e non una campagna mediatica altamente provocatoria: bisogna sostenere chi decide di diventare genitore, metterlo nelle condizioni di poter vivere e lavorare serenamente e, quindi, più asili nido, più mense scolastiche gratuite, più aiuti economici, più conciliazione dei tempi vita-lavoro.
Roma, 1 settembre 2016